28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Inchiostro tossico nei tatuaggi

Tatuaggi: particelle di inchiostro e biossido di titanio si depositano in sangue e linfonodi

I componenti degli inchiostri dei tatuaggi, come il biossido di titanio, sono stati trovati nel sangue e nei linfonodi, essenziali per il sistema immunitario. I ricercatori avvertono sui seri pericoli per la salute dei tatuaggi

Gli inchiostri dei tatuaggi possono essere pericolosi per la salute
Gli inchiostri dei tatuaggi possono essere pericolosi per la salute Foto: Shutterstock

FRANCIA – I tatuaggi, e in particolare gli inchiostri utilizzati possono essere molto pericolosi per la salute. Questo quanto scoperto dal dottor Hiram Castillo e colleghi dell’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble (Francia), in collaborazione con l’Istituto Federale tedesco per la valutazione dei rischi, con un nuovo studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports. A essere sotto accusa sono le sostanze utilizzate per la produzione degli inchiostri, come il biossido di titanio. Sostanze che poi, come osservato, circolano liberamente nell’organismo e, in particolare nel sangue. Per poi andare ad accumularsi nei linfonodi, essenziali per il sistema immunitario.

Una moda
Quella dei tatuaggi – benché siano usati da moltissimi anni – è una moda che ha visto il suo boom soltanto qualche anno fa. Dopo una corsa a farsi disegnare di tutto e di più sulla propria pelle, anche in angoli inconsueti o addirittura farsi ricoprire quasi del tutto, negli ultimi tempi la mania è un po’ calata. Con anche un aumento dei cosiddetti ‘pentiti’ che ricorrono al laser per cancellare i disegni che ricoprono il proprio corpo o, magari, il nome dell’ex partner (che sembrava dovesse restare tale per tutta la vita).

Il pericolo
Poiché da quando è scoppiato il boom dei tatuaggi in molti di sono domandati se immettere inchiostro sottopelle potesse essere dannoso, sono molti gli studi che si sono concentrati su questo. Da non ultimo, quello appena pubblicato che mette in guardia dalla possibilità che l’inchiostro possa essere piuttosto dannoso per la salute.
In particolare, i ricercatori hanno scoperto che vi sono numerose nano particelle nel sangue rilasciate dagli inchiostri utilizzati per i tatuaggi e che, queste stesse si trovano anche nei linfonodi, causandone il rigonfiamento cronico – come avviene quando è in corso un’infezione. Gli stessi linfonodi, osservati nel dettaglio con i raggi X hanno rivelato di essere ‘colorati’ degli stessi pigmenti usati per il tatuaggio.

Le sostanze chimiche
Negli inchiostri utilizzati oggi, che di naturale hanno ben poco o nulla, sono in definitiva sostanze chimiche composte anche da metalli, che immessi nell’organismo possono risultare tossici. Tra i diversi metalli utilizzati ci sono cobalto, cromo, manganese, nichel e il già citato biossido di titanio – usato per le tonalità di bianco. È una sostanza che si trova anche nelle creme solari, negli additivi alimentari, nelle vernici eccetera. Tutte queste, e altre, sostanze chimiche possono avere un impatto sull’organismo. In realtà non si sa ancora bene quale, e quali possono essere i danni provocati. Un po’ come accaduto con l’amianto è probabile che lo si scoprirà tra qualche anno, e probabilmente non sarà una buona notizia.

Si controlla la sterilità ma…
Da quando sono uscite notizie di persone infettate per l’uso di aghi non sterili, le persone che vanno a farsi fare un tatuaggio spesso controllano che il laboratorio sia pulito e che segue le norme igieniche, tuttavia nessuno pone domande sulla composizione degli inchiostri. «Quando qualcuno vuole farsi fare un tatuaggio, spesso è molto attento nella scelta di un salotto dove usano aghi sterili che non sono stati utilizzati in precedenza – sottolinea il dottor Hiram Castillo, dell’ESRF e principale autore dello studio –  Nessuno controlla la composizione chimica dei colori, ma il nostro studio dimostra che forse dovrebbero».

Proprietà imprevedibili
Anche se i ricercatori non hanno trovato prove certe circa un rischio per la salute collegato all’anidride di titanio, hanno tuttavia sottolineato che le nanoparticelle hanno proprietà imprevedibili. Le nanoparticelle, «Non possono avere lo stesso comportamento delle particelle a livello micro. E questo è un problema: non sappiamo come reagiscono le nanoparticelle», ha commentato il dottor Bernhard Hesse, un altro membro del team ESRF.

Lo studio
I ricercatori, per questa prima fase di studio hanno utilizzato campioni di tessuto prelevati da persone tatuate decedute. Ma ora intendono esaminare ulteriori campioni di tessuto da persone che hanno avuto effetti negativi dai tatuaggi. Per analizzare le componenti degli inchiostri, gli scienziati hanno utilizzato una tecnica che sfrutta potenti raggi X generati in una struttura sincrotrone per dislocare gli elettroni dalle molecole, provocando forti esplosioni di energia caratteristica di elementi specifici. Da qui hanno potuto osservare le molecole sia micro che nano delle sostanze usate negli inchiostri, e scoprire che queste purtroppo iniziano a viaggiare nel corpo, come meccanismo di difesa dello stesso che cerca in qualche modo di espellerle. Solo che vanno ad accumularsi nei linfonodi con conseguenze ancora sconosciute, ma potenzialmente pericolose dato che molte malattie partono proprio da un problema con il sistema immunitario. In sostanza, i tatuaggi potrebbero ‘disegnare’ un quadro poco rassicurante.