Virus del Nilo o West Nile dilaga: due nuovi casi e 23 le provincie colpite
Anche il virus del Nilo o West Nile pare dilagare, dopo i nuovi casi di infezioni trasmesse dalle zanzare. Nuovi casi nella provincia di Grosseto e a Viterbo fanno salite a 23 le province colpite
VITERBO – Dopo i casi di infezione da malaria, zika, antrace e Chikungunya ritorna anche il virus del West Nile (o virus del Nilo Occidentale) dopo alcuni giorni di silenzio. Due nuovi casi dell’arbovirus di origine africana, che da qualche anno interessa anche l’Italia, soprattutto nell’area della Pianura Padana, sono stati segnalati a Viterbo a danno di due cavalli. Nonostante, per ora, sia stato trovato in animali, sono comunque scattate le misure di prevenzione anche nella Tuscia. Per questo sono stati approntati controlli sul sangue dei donatori che, ora anche nel viterbese, saranno sottoposti a test aggiuntivi per verificare la positività o meno al virus.
«Il virus – rassicura all’Adnkronos Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità – si trasmette solo direttamente, attraverso le zanzare, ma non da cavallo a cavallo o da cavallo a uomo».
Le provincie interessate salgono a 23
Nonostante le rassicurazioni degli esperti, per le zone in cui sono stati segnalati i casi sono scattate le misure di profilassi. Con questi ultimi due casi, ora le provincie interessate diventano 23, tra Nord e Centro, con in particolare Lazio e Sardegna. Di seguito l’elenco aggiornato delle province interessate dal provvedimento del Centro nazionale sangue che ha disposto la sospensione temporanea per 28 giorni delle donazioni di sangue ed emocomponenti per quei donatori che vi abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione estivo-autunnale 2017: Reggio Emilia, Ravenna, Modena, Venezia, Rovigo, Brescia, Cremona, Bologna, Ferrara, Padova, Verona, Oristano, Mantova, Novara, Pavia, Milano, Piacenza, Lodi, Viterbo, Treviso, Vicenza, Livorno, Grosseto.
Il virus West Nile
Il virus del Nilo Occidentale è trasmesso dalle zanzare culex – la cosiddetta zanzara comune – durante la stagione estiva. I soggetti colpiti sono in genere uomini e cavalli. Nella maggioranza dei casi (80%) l’infezione è asintomatica, mentre nel restante 20% può presentarsi con sintomi simili a una forma para-influenzale quali febbre, dolori e così via. In una piccola percentuale (1%), tuttavia, può superare la barriera emato-encefalica e causare meningo-encefalite o meningite.
La migliore profilassi che può attuare il cittadino è il proteggersi dalle punture di zanzare con adeguati repellenti o indumenti, zanzariere e dissuasori o lampade apposite. Le autorità sanitarie, invece, dovrebbero procedere alla bonifica dei territori con azioni mirate e disinfestazioni.
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