Rimini, torna da Cuba e si porta dietro il virus Zika. Scatta l’allerta
A rimini scatta l’allerta e il protocollo di disinfestazione per un caso di Zika importato da Cuba con un uomo di 32 anni che ne è stato contagiato. I virus tropicali assediano l’Italia
RIMINI – Va bene che qualcuno ha ipotizzato che il virus Zika potrebbe essere un’arma anticancro, ma resta sempre un virus pericoloso per la salute, specie per i neonati se la madre lo contrae durante la gravidanza. Ed ecco che, come spesso accade, qualcuno inconsapevolmente lo fa entrare in modo ‘clandestino’ nel nostro Paese. È quello che è successo a un cittadino riminese di 32 anni che era stato a Cuba per una vacanza. L’uomo, che dopo essere tornato ha avvertito diffuso malessere. Ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale è risultato positivo al virus. Ora è sotto terapia medica e le sue condizioni pare non destino preoccupazioni. Il caso, come da prassi, è stato segnalato al Servizio di Igiene Pubblica di Rimini dell’Ausl Romagna.
Scatta l’allerta
Come da protocolli e in base a quanto previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, nella giornata di ieri è stata avviata la procedura straordinaria di disinfestazione nelle vicinanze dell’abitazione della persona colpita. Nello specifico, si è intervenuto per mezzo di interventi capillari, ‘porta a porta’ con lo spargere trattamenti adulticidi nella vegetazione della zona (in particolare lungo le strade), trattamenti larvicidi in tombini e caditoie con rimozione dei potenziali focolai di sviluppo delle larve di zanzara aedes (o tigre) eliminando anche tutti i contenitori in grado di raccogliere acqua – dove le zanzare femmina depositano le uova. Allo stesso tempo si è provveduto a eseguire un trattamento antilarvale nei tombini.
Nelle proprietà private della zona interessata i tecnici dell’Ausl hanno proceduto con una serie di interventi capillari porta a porta, con trattamenti di disinfezione della vegetazione, trattamenti larvicidi di tombini e caditoie e rimozione dei potenziali focolai di sviluppo delle larve di zanzara eliminando tutti i contenitori in grado di raccogliere acqua. Con questi interventi straordinari s’intende evitare al limite del possibile tutti i potenziali fattori di rischio per una diffusione del virus attraverso le zanzare che potessero essere state infettate e poi trasmettere, a loro volta, l’agente infettivo ad altre persone.
- 22/08/2017 Zika, nuovo caso a Bologna: ecco come il virus lascia la sua impronta che si rivela dalla saliva
- 21/08/2017 Zika si fa rivedere a Faenza con un caso sospetto. Che fine ha fatto il virus dopo il boom del 2016?
- 23/04/2017 Oms: Zika e le zanzare infette si stanno diffondendo in tutto il mondo
- 07/12/2016 Dall'Università di Camerino il biocida contro le epidemie di Malaria e Zika