27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Malattie reumatologiche

Scoperto il meccanismo di un’infiammazione potenzialmente letale e come bloccarla

Uno studio sulle cause dell’insorgenza della sindrome da attivazione macrofagica rivela il meccanismo potenzialmente letale di un’infiammazione e complicanza derivata dalle malattie reumatologiche

Mas, scoperta molecola che causa la malattia
Mas, scoperta molecola che causa la malattia Foto: Shutterstock

ROMA – I ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno condotto un importante studio i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology. Il team di ricerca ha scoperto il meccanismo potenzialmente letale di un’infiammazione dietro a una malattia reumatologica chiamata sindrome da attivazione macrofagica (MAS). La responsabile di questa sindrome sarebbe una molecola, l’interferone-gamma. La MAS è una complicanza molto grave e potenzialmente letale di alcune malattie reumatologiche, in particolare dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, spiega il comunicato del Bambino Gesù. La scoperta apre la strada a nuove possibilità di cura per i bambini che ne sono affetti.

La MAS
La sindrome da attivazione macrofagica è un raro disordine caratterizzato da una risposta abnorme del sistema immunitario a un agente scatenante. Questa complicanza si presenta nel 10-20% dei bambini colpiti da alcune malattie reumatologiche. E può causarne la morte nel 10-30% dei casi, a seconda delle forme. Presso l’ospedale Bambino Gesù vengono seguiti circa 10 piccoli pazienti l’anno. «Avevamo intuito – spiega il dott. Fabrizio De Benedetti, responsabile di Reumatologia del Bambino Gesù e direttore dello studio – che l’esagerata attivazione di alcune cellule del sistema immunitario fosse la causa della malattia, ma oggi, finalmente, abbiamo individuato i precisi processi molecolari coinvolti nella sua comparsa».

Lo studio
La ricerca, realizzata dalla dott.ssa Giusi Prencipe e dai ricercatori del laboratorio di Immuno-Reumatologia, ha preso in esame il ruolo dall’interferone-gamma (IFN-?) nell’insorgenza della malattia, spiega la nota. Si tratta di una molecola generata dalle cellule del sistema immunitario coinvolta nell’innesco e nella modificazione del processo infiammatorio. Lo studio ha dimostrato che l’interferone-gamma viene prodotto in grande eccesso nel fegato e nella milza, gli organi principalmente coinvolti nella MAS. Inoltre è stato dimostrato che negli stessi organi, in risposta all’eccesso di IFN-?, vengono prodotte altre due piccole molecole dell’infiammazione che poi filtrano nel sangue, dove possono essere facilmente misurate. Queste piccole molecole, chiamate CXCL9 e CXCL10, sono due nuovi indicatori di malattia. «La loro misurazione, che è tecnicamente piuttosto facile – dichiara la dott.ssa Prencipe – potrebbe permettere una diagnosi più rapida e un più stretto monitoraggio della gravità della MAS».   

Aumenta la sopravvivenza
I test condotti su modello animale per valutare gli effetti sul piano terapeutico, hanno permesso di accertare che il blocco dell’IFN-?, mediante l’utilizzo di un particolare farmaco (un anticorpo monoclonale specifico), determina l’aumento della sopravvivenza e il miglioramento dei parametri clinici e di laboratorio. I risultati della ricerca aprono dunque nuove prospettive nella diagnosi rapida – fanno notare i ricercatori – nel monitoraggio di questa malattia potenzialmente mortale, ma anche promettenti strade verso nuove cure. «A oggi la MAS viene curata con alte dosi di cortisonici e con immunosoppressione generalizzata, ma i risultati – conclude De Benedetti – sono tutt’altro che soddisfacenti, con una mortalità che permane inaccettabilmente alta. L’applicazione di terapie mirate ad antagonizzare specificamente IFN-? potrebbe rivoluzionare il trattamento. Un trial clinico con un nuovo farmaco sperimentale anti-IFN-? è appena iniziato presso il nostro Ospedale».