28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Sigarette elettroniche

Sigaretta elettronica: aumenta il rischio di infarto e ictus

Le sigarette elettroniche sono nuovamente sotto accusa. Non sono affatto innocue come si pensa e, in più, aumentano notevolmente il rischio di infarto e ictus

Sigarette elettroniche: fanno venire infarto e ictus
Sigarette elettroniche: fanno venire infarto e ictus Foto: Shutterstock

Ancora conferme sulla nocività delle sigarette elettroniche. Se inizialmente sembravano essere un’alternativa salutare alle tradizionali bionde oggi sono sempre più le ricerche che puntano il dito contro le e-cig. Ecco cosa hanno scoperto alcuni scienziati americani.

Pericolo per le arterie
Le sigarette elettroniche sono tutt’altro che un innocuo dispositivo che aiuta a smettere di fumare. Se da un lato una recente ricerca indicava le e-cig come un metodo per invogliare le persone al vizio del fumo – anziché il contrario – dall’altro pare siano persino nocive per il nostro apparato cardiovascolare. A suggerirlo è uno studio condotto dall’Università della West Virginia, negli Stati Uniti d’America.

Gravi danni in una sola ora di utilizzo
Ciò che appare molto preoccupante è che, in base ai risultati ottenuti dallo studio – condotto su modello animale – il fumo elettronico causa danni dopo appena un’ora di utilizzo. Al termine di tale tempo, infatti, nei ratti si è verificata un notevole impatto a livello arterioso. Il che significa che le cavie hanno assistito a un restringimento delle arterie pari a quasi un terzo dopo solo sessanta minuti di vapore.

I danni sulla pressione arteriosa
Va da sé che in tali condizioni, il restringimento arterioso può provocare un pericoloso aumento della pressione sanguina. Se si utilizza il dispositivo in maniera frequente il problema potrebbe cronicizzarsi portando il soggetto a uno stato di ipertensione costante.

Peggio della nicotina
Ciò che fa quasi sorridere è che l’alternativa alle sigarette tradizionali pare essere persino più pericolosa del normale fumo di sigaretta. Dai risultati, infatti, gli studiosi hanno scoperto che se i roditori stavano a contatto con il fumo delle e-sig per circa 20 ore settimana (circa 2/3 ore al giorno), il passaggio delle arterie assisteva a un restringimento elevatissimo. Esattamente pari al doppio di quello che accadeva ai ratti esposti alla nicotina.

Si rischia infarto e ictus
I problemi alle arterie di tali entità, lo sappiamo, possono provocare fenomeni anche fatali come infarti e ictus. «Questi risultati indicano che le sigarette elettroniche non possono essere considerate sicure e che causano effetti significativamente dannosi», concludono i ricercatori. Lo studio è stato recentemente presentato alla conferenza sulla salute del cuore Cardiovascular Aging: New Frontiers and Old Friends di Westminster, in Colorado.

Altri studi lo confermano
D’altro canto questa non è l’unica ricerca che punta il dito contro le sigarette elettroniche. L’indagine della Tobacco Control Unit della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, condotta in collaborazione con i ricercatori della University of Southern California di Los Angeles e pubblicata sulla rivista Aerosol Science & Technology, sostiene che le sigarette elettroniche andrebbero utilizzate con molta attenzione. «Sono meno dannose delle tradizionali, ma comportano rischi e vanno vietate al chiuso e nei luoghi pubblici». «I dati – spiega Roberto Boffi, pneumologo che ha guidato la ricerca con Ario Ruprecht e altri collaboratori della Tobacco Control Unit dell’INT – derivano dal primo studio che paragona fra loro i nuovi dispositivi, sempre più in voga specialmente tra i giovani, in molti casi convinti della loro totale innocuità. Gli esiti dell’indagine confermano la ridotta pericolosità dei nuovi prodotti da fumo rispetto alle sigarette tradizionali, ma confuta l’opinione comune che le emissioni delle sigarette elettroniche consistano di solo vapore acqueo e che entrambe (e-cig e iQOS) possano proteggere chi le usa e chi gli sta accanto dal rischio di incorrere in patologie respiratorie».

Le sostanze incriminate
Tra le sostanze più a rischio, contenute nelle sigarette, sono il black carbon, il particolato, le aldeidi, i metalli e i composti organici. «Questi sono i risultati di e-cig e iQOS rispetto alla sigaretta convenzionale – spiega il dott. Boffi – in termini di black carbon e particolato, le sigarette elettroniche emettono quantità solo trascurabili, mentre le iQOS 60, 75 e 100 volte meno rispettivamente per PM10, PM2,5, PM1 e 140 volte meno per il black carbon. Le aldeidi sono presenti in misura più significativa sia nelle iQOS sia nelle e-cig – prosegue l’esperto – anche se con valori inferiori rispetto alla sigaretta tradizionale: 400 volte meno l’acetaldeide e 33 volte meno la formaldeide nelle e-cig rispetto alle sigarette; 20 volte meno l’acetaldeide e 15 volte meno la formaldeide nelle iQOS rispetto alle ‘normali’. Le iQOS mostrano inoltre la presenza di acroleina, in misura minore in confronto al tabacco tradizionale, ma non viene riscontrata alcuna traccia nelle elettroniche». Insomma, senz’altro presentano un numero inferiore di sostanze nocive, ma non si può certo asserire che siano totalmente innocue per la nostra salute. Tutt’altro: la soluzione è smettere di fumare sia le bionde che quelle elettroniche.