19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Scandalo uova contaminate

Uova al Fipronil: scovati due campioni contaminati in Italia

I carabinieri del Nas hanno individato due campioni risultati positivi alla contaminazione da Fipronil, l’insetticida al cento dello scandalo delle uova provenienti dall’Olanda. Il Ministero della Salute assicura che stanno proseguendo i controlli su tutto il territorio nazionale

Uova al fipronil, trovati due casi di contaminazione in Italia
Uova al fipronil, trovati due casi di contaminazione in Italia Foto: Shutterstock

ROMA – C’era da aspettarselo, prima o poi qualcuna di queste uova contaminate dall’insetticida Fipronil avrebbe fatto la sua comparsa anche in Italia. E così e accaduto. Secondo quanto riferito dal Ministero della Salute proprio oggi, sono stati riscontrati due casi di uova o prodotti contaminati da Fipronil. Nonostante i due casi, le autorità sanitarie rassicurano i cittadini italiani, facendo sapere che sulle nostre tavole non dovrebbero mai giungere uova o prodotti confezionati con queste che siano contaminati dall’insetticida tossico. I controlli a tappeto su tutta la penisola infatti continuano.

Le partite contaminate
Il Fipronil che è un insetticida che agisce sul sistema nervoso, se assunto in piccole quantità dovrebbe causare soltanto limitati fastidi, ritiene l’OMS. Tra i sintomi principali vi sono nausea, vomito, dolori addominali. I problemi divengono seri se le dosi assunte sono maggiori. In questo caso si possono avere gravi danni ai reni, al fegato e alla tiroide. Al momento, di tutte le partite di uova e prodotti derivati, uscite da Paesi come Olanda, Belgio, Germania e Francia, la tracciabilità è stata verificata soltanto in 29 di queste.
Le due positività, riferisce la nota del Ministero della Salute, sono state segnalate alle Regioni e alle Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione.

L’azione di controllo
«Il Ministero della salute – riporta la nota – in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute ha proseguito nella scorsa settimana un’intensa attività di monitoraggio su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera che nazionale, per la ricerca di eventuali contaminazioni da fipronil. Alla data odierna sono stati effettuati:
- 42 campionamenti conoscitivi dai NAS su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8
- 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8
- 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta.

Sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario RASFF che riguardavano anche l’Italia. Per quanto riguarda l’attività analitica, a oggi gli Istituti zooprofilattici hanno completato le analisi su 114 dei campioni pervenuti.  Sono state rilevate due positività con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi. L’attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i Carabinieri NAS in corso questa mattina presso il Ministero».

Cosa accade se si ingerisce il Fipronil?
Prima di tutto è bene sottolineare che dipende dall’entità della contaminazione e dalla quantità di uova ingerite. Di conseguenza i sintomi possono essere molto vari e possono passare totalmente inosservati così come provocare segnali abbastanza allarmanti. Tra questi tensione muscolare, nervosismo, irritabilità, ipereccitazione e tremori. Moto raramente si possono presentare anche convulsioni. Va però precisato che i sintomi terminano non appena se ne sospende il consumo. Gli organi più a rischio effetti a lungo termine sono la tiroide, il fegato e i reni.

Le cure
Al momento non esistono cure specifiche anche perché, ricordiamo, che l’insetticida è vietato negli allevamenti e sono permessi solo dosi minime in alcune sementi. In queste ultime, però, il dosaggio e minimo e l’utilizzo decisamente ridotto nel tempo. Pare che potrebbero essere utili dei lavaggi intestinali o dei purganti. Ma attualmente non esiste conferma in merito.