23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Oncologia e tumori del sangue

La vitamina C può arrestare la crescita del cancro, specie in caso di leucemia

Un nuovo studio ha mostrato che una dose elevata di vitamina C ferma la progressione dei tumori del sangue come per esempio leucemia, linfomi e mielomi, promuovendo la morte delle cellule staminali difettose del midollo osseo

La vitamina C può fermare i tumori del sangue come la leucemia
La vitamina C può fermare i tumori del sangue come la leucemia Foto: Shutterstock

NEW YORK – I ricercatori del Perlmutter Cancer Center di New York (Usa) hanno condotto uno studio in cui si è scoperto che elevate dosi di vitamina C possono fermare la progressione del cancro inducendo le cellule staminali difettose del midollo spinale a morire. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Cell, apre le porte a una possibile nuova terapia combinata per i pazienti affetti da leucemia, con in particolare quelli che portano una specifica mutazione genica nota come TET2.

Un trattamento sicuro
Della vitamina C come antiossidante si è già detto molto. Qualcuno ha anche ipotizzato che potesse prevenire il cancro. I ricercatori statunitensi hanno però osservato come questa sostanza, l’acido ascorbico, può addirittura fermare i tumori del sangue, agendo sulle cellule staminali ‘difettose’. «Siamo eccitati alla prospettiva che la vitamina C ad alte dosi possa diventare un trattamento sicuro per le malattie del sangue causate da cellule staminali della leucemia con un deficit di TET2, probabilmente in combinazione con altre terapie mirate», ha commentato il dottor Benjamin Neel, direttore del Perlmutter Cancer Center.

Il gene TET2
Il gene TET2 è riconosciuto per trasportare una proteina (o enzima) noto come soppressore dei tumori, che produce e fa maturare le cellule staminali. Un processo di solito a beneficio dei pazienti affetti da un tumore del sangue. Gli scienziati ritengono che le mutazioni TET2 si possano riscontrare nel 10% dei pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA), nel 30% di coloro con una forma di pre-leucemia chiamata sindrome mielodisplastica (o mielodisplasia) e in quasi il 50% dei pazienti con leucemia mielomocitaria cronica. Se invece il TET2 funziona correttamente, le cose cambiano. Su questo fronte, già precedenti studi hanno mostrato come alte dosi di vitamina C potesse attivare il gene TET2. «Per cui – ha aggiunto il dottor Neel – abbiamo avuto l’idea che la vitamina C ad alte dosi potesse essere usata come terapia per alcune forme di sindrome di mielodisplasia e leucemia mieloide acuta, in particolare quelle forme che presentano mutazioni in questo gene chiamato TET2».

Lo studio
Nel loro laboratorio, gli scienziati del Perlmutter Cancer Center hanno somministrato alte dosi della vitamina C a cellule di leucemia umana che presentavano le mutazioni TET2. «Abbiamo osservato che questo blocca la crescita», ha sottolineato il patologo dottor Iannis Aifantis, coautore dello studio. Allo stesso modo, i risultati sono stati replicati nei test condotti su modello animale. Oltre a ciò, precisa la dottoressa Luisa Cimmino, autore principale dello studio, il trattamento con alte dosi di vitamina C ha avuto un effetto sulle cellule staminali leucemiche: «Per questo motivo abbiamo deciso di combinare la vitamina C con un inibitore PARP, un tipo di farmaco noto per provocare la morte delle cellule tumorali, bloccando la riparazione del danno del DNA, e già approvato per il trattamento di alcuni pazienti con tumore ovarico». La combinazione di Vitamina C e il farmaco ha migliorati gli effetti sulle cellule staminali della leucemia, portandole ulteriormente dall’auto-rinnovamento verso la maturità e la morte cellulare. In questo caso, le pericolose cellule staminali cancerogene scompaiono naturalmente, invece di moltiplicarsi.