29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Aurora morta per leucemia a Padova

I genitori esaudiscono il suo ultimo desiderio e la piccola Aurora va in cielo

La bambina più buona d’Italia, che aveva donato tutti i suoi averi a Team for Children, non ce l’ha fatta. In cura a Padova per neuroblastoma o leucemia, è morta a 8 anni martedì scorso dopo che i genitori il sabato si erano sposati, esaudendo il suo ultimo desiderio

Aurora si è spenta a 8 anni per neuroblastoma
Aurora si è spenta a 8 anni per neuroblastoma Foto: Shutterstock

PADOVA – La piccola Aurora Maniero di Fossò in provincia di Venezia non ce l’ha fatta. Martedì scorso è deceduta stroncata da un neuroblastoma, o leucemia. È accaduto dopo che i genitori, esaudendo il suo ultimo desiderio, il sabato si erano sposati. Alla cerimonia aveva partecipato anche la bimba, vestita a festa, ma poco dopo è crollata. E nel tardo pomeriggio di martedì si è spenta. Il primario della Clinica di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova dove da quattro anni era in cura ha commentato: «Ha dato tanto anche a noi».

Ha rinunciato a tutto per gli altri
Perché la piccola Aurora era stata eletta la bambina più buona d’Italia? È accaduto tre anni fa, al suo quinto compleanno. Lei, già intaccata dalla terribile malattia, aveva rinunciati ai regali per donare il denaro al reparto dove era in cura. Il gesto di grande altruismo, e amore, aveva commosso tutti. I 700 euro raccolti per questo suo desiderio erano la dimostrazione che anche nelle più grandi difficoltà e sofferenze si può essere pieno d’amore per gli altri. Ai 700 euro se ne sono aggiunti altri 1.200, ricavati per mezzo di una colletta organizzata dai nonni di Aurora nella pizzeria di loro proprietà. Questi, insieme agli altri, erano poi stati donati all’ospedale di Padova tramite l’associazione Team for Children. Per questo impagabile gesto, Aurora aveva ricevuto nella Basilica del Santo di Padova il Premio della Bontà 2014. Nella motivazione per l’attribuzione del premio si leggeva che si trattava di un pubblico riconoscimento su scala nazionale per celebrare il gesto di altruismo semplice ed efficace: rinunciare a qualcosa per sé, per poterlo destinare a quanti hanno bisogno di cure come lei, ha avuto la capacità di scuotere e di provocare tante persone a collaborare alla buona causa di migliorare almeno un po’ le cure per altri bambini […].

Ora è in cielo, dopo aver dato molto
La piccola Aurora è ora in cielo, insieme alla sua amichetta Marta, conosciuta proprio durante la sua degenza in ospedale, e che l’aveva preceduta un anno fa. «Una bambina fantastica, che ha insegnato tanto a tutti noi – ha dichiarato commosso il dottor Giuseppe Basso, direttore della Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova – Ha dato tantissimo nella sua vita a tutti, compresi i medici che l’hanno seguita, curata. Ai genitori ha dato speranza, compresa la voglia di fare un altro figlio. Adesso credo che meriti di essere lasciata in pace».