29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Decreto vaccini

Vaccini: (ri) cambia il decreto: già pronte tre modifiche

Cambia ancora il decreto sui vaccini. Confermato l’obbligo vaccinale, ma ci saranno multe ridotte e non si perderà la patria potestà. Tutti i dettagli delle modifiche

Manifestazione ad Aosta del gruppo 'Genitori per la libera scelta' contro il decreto vaccini
Manifestazione ad Aosta del gruppo 'Genitori per la libera scelta' contro il decreto vaccini Foto: ANSA/THIERRY PRONESTI ANSA

ROMA - È il tema più caldo dell’estate: il decreto sui vaccini. Dopo polemiche, manifestazioni e richieste di modifiche, pare che qualcosa inizi a cambiare. Secondo quanto pubblicato recentemente su La Stampa, infatti, la legge verrà per così dire alleggerita su alcuni fronti. In particolare per quanto riguarda le verifiche, la patria potestà e le multe. Le novità sono state concordate con il ministro della salute Beatrice Lorenzin e il Partito Democratico in risposta alle notevoli opposizioni promosse dalle associazioni contrarie al decreto. Ecco, nel dettaglio, cosa cambierà.

Obbligo vaccinale confermato
Prima di tutto una precisazione: l’obbliga vaccinale è stato confermato, quindi non sarà possibile evitare di vaccinare il proprio figlio da una o più patologie. Tuttavia, la multa – che in precedenza era da 500 a 7500 euro – sembra essere stata ridotta. Viene quindi eliminata anche la sanzione per la perdita della patria potestà e introdotto un nuovo meccanismo di verifica. Questo consente di indicare periodicamente quali sono le vaccinazioni da effettuare obbligatoriamente e quali, al contrario, possono essere evitate.

Le nuove opzioni di verifica
Questa è una soluzione che ancora non è stata ben definita. Attualmente, però, si pensa di continuare con le 12 vaccinazioni obbligatorie. Solo fra due o tre anni, confrontando i dati epidemiologici, si potrà scegliere se eliminare o meno qualche vaccino. Ma solo nel caso sia stata raggiunta la copertura vaccinale desiderata o siano state debellate alcune patologie dal nostro paese. D’altro canto è importante sottolineare come la Società Italiana di Pediatria sia contraria a un’eventuale riduzione del numero di vaccinazioni: i 12 previsti dalla legge sarebebro fondamentali per tutelare la salute dei bambini.

I dodici vaccini obbligatori
Iniziando dal primo mese di vita i vaccini obbligatori sono: anti poliomelite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, antiemofilo di tipo b. Questo vaccino esavalente deve essere ripetuto sia al 5 mese che intorno all’anno di vita. Per quanto riguarda i vaccini anti morbillo, parotite, rosolia e varicella devono essere somministrate quattro dosi: al 3, 4, 6 mese e intorno all’anno. I vaccini antimeningite sono invece così suddivisi: meningococco B al 13° mese con richiamo a 5 anni. Il meningococco C, invece, dal 14° mese con richiamo dai 15 ai 18 anni.

Niente ritiro della patria potestà
Il ritiro della patria potestà, che aveva tanto spaventato i genitori, come accennato, è stato eliminato dal decreto. Quindi i bambini non saranno strappati alle famiglie in caso di mancata copertura vaccinale ma, se i genitori non si metteranno in regola, dovranno subire multe salate – ridotte – ma senz’altro salate.