16 maggio 2025
Aggiornato 06:00
Benessere

Battere stress, ansia e panico con il respiro. Scoperti i neuroni della calma

C’è un piccolissimo gruppo di neuroni che controlla la respirazione e comunica con una parte del cervello coinvolta nelle risposte allo stress. Respirare in un certo modo può indurre la calma, ritrovando il controllo di emozioni e disturbi come ansia o anche attacchi di panico. Lo studio

Respirare per ritrovare la calma
Respirare per ritrovare la calma Foto: Shutterstock

STANFORD – Ricercatori dell’Università di Stanford School of Medicine hanno scoperto la relazione che esiste tra un minuscolo gruppo di neuroni, la respirazione e le risposte agli stimoli come lo stress. Questo determina come il cervello, di conseguenza le persone, rispondono con uno stato di calma o al contrario di agitazione.

Nuove prospettive
La scoperta fatta in questo piccolo studio, pubblicato su Science, apre nuove prospettive per lo sviluppo di terapie innovative contro i disturbi da stress, ansia e attacchi di panico. Da sempre il respiro e il suo controllo è stato collegato a pratiche quali la meditazione e la gestione delle emozioni, nonché per indurre uno stato di rilassamento o calma – sia interiore che esteriore. La scoperta che vi è anche una base fisiologica a tutto ciò, rende dunque scientificamente evidente quali sono i centri e i meccanismi neuronali che presiedono ai rapporti fra respiro e cervello. Rapporti che, fino a oggi, non erano chiari.

Chi comanda
A ‘comandare’ sarebbero dunque un piccolo gruppo di circa 175 neuroni situati nel tronco cerebrale. Li hanno identificati il dottor Kevin Yackle e colleghi in questo piccolo studio su modello animale. Nello specifico, i neuroni appartengono al cosiddetto ‘complesso di pre-Bötzinger’, che consta di circa 3.000 neuroni che con il loro ‘moto’ ritmico avviano i movimenti respiratori. I neuroni identificati nello studio sono quelli che inviano delle proiezioni direttamente al locus coeruleus del cervello. Quest’area cerebrale ha un ruolo chiave nello stato di vigilanza, nella focalizzazione dell’attenzione e nelle risposte allo stress.

Sempre calmi
I test condotti sui topi hanno rivelato come questo piccolo gruppo di neuroni in realtà sia determinante nelle risposte allo stress. Eliminando infatti questi neuroni in alcuni topi la respirazione era rallentata (come nella meditazione) e quando sottoposti a stimoli di grande stress non si sono scomposti e hanno mantenuto la calma – a differenza degli altri. Il messaggio che ne deriva è che se si agisce direttamente (con farmaci o altro) su questo gruppo di neuroni è possibile indurre uno stato di calma anche in presenza di stress, proprio come fa la respirazione controllata.