Bambini: se dormono poco rischiano obesità e malattie cardiovascolari
Un’indagine condotta dalla SIPPS rivela che troppi bambini hanno una ridotta qualità del sonno e per tale motivo sono a rischio obesità. I consigli dei pediatri per una vita più sana
ROMA - Si comincia con un messaggio su WhatsApp e si finisce per chattare fino a notte fonda. E non è una prerogativa degli adulti, ma è molto più probabile che ciò accada a bambini e ragazzi. Ma l’abitudine di dormire poco – qualunque sia il motivo – mette a rischio di malattie croniche e obesità. I consigli dei pediatri della SIPPS per la Giornata Mondiale del Sonno.
Rischio diabete per i bambini che dormono poco
Oggi è la Giornata Mondiale del Sonno, fissata ogni anno il venerdì prima dell’equinozio di primavera. È una tematica, questa, che sembra riguardare soprattutto gli adulti ma che poco si tiene in considerazione quando si parla di bambini. Invece oggi si sa che il bambino e l’adolescente che dormono poco aumentano il rischio di sviluppare insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e disturbi cardiovascolari. Un corredo patologico non dei migliori, ecco perché è necessario intervenire d’anticipo
Ci piace sognare
‘Ci piace sognare’ è un’indagine condotta dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) che ha voluto esaminare le abitudini dei bambini e ragazzi di età compresa fra uno e quattordici anni. Dai risultasti è emerso che solo il 68,4 percento di loro dorme in modo adeguato. «Una riduzione sistematica e prolungata del sonno, oltre alle classiche conseguenze come sbalzi di umore, irritabilità e difficoltà di concentrazione – sottolinea Paolo Brambilla, Coordinatore Gruppo di lavoro della SIPPS ‘Obesità e stili di vita’ – sembra essere associata allo sviluppo di patologie croniche: non solo obesità e insulino-resistenza, ma anche diabete mellito di tipo 2 e disturbi cardiovascolari».
Meno sonno più obesità
«L’analisi degli studi pediatrici – continua Brambilla – mostra poi come per ogni ora di sonno in più il rischio di sovrappeso e obesità risulti ridotto in media del 9%. Studi epidemiologici suggeriscono infatti che soggetti, sia adulti che bambini, tendono ad avere un maggiore indice di massa corporea (BMI), una maggiore percentuale di grasso corporeo e una maggiore circonferenza della vita nei confronti di chi rispetta le ore di sonno raccomandate. Anche la regolarità, e non solo la durata media, del sonno sarebbe importante a fini preventivi».
Cosa succede quando si dorme poco?
In realtà la carenza di sonno può far innescare tutta una serie di reazione a catena che vanno dall’aumento dell’appetito dovuto a un’alterazione dei neuropeptidi coinvolti nella regolazione dell’appetito stesso a una stanchezza cronica che porta a una riduzione dell’attività fisica.
- I consigli dei pediatri per un buon sonno
- I bambini fino a 12 mesi hanno bisogno di dormire 14-18 ore durante il giorno e la notte;
- I bambini dopo l’anno e per tutta l’età prescolare hanno bisogno di dormire 12-14 ore distribuite nelle 24 ore;
- I bambini che frequentano la scuola primaria hanno bisogno di dormire 10-12 ore al giorno.
Il sonno è essenziale per la nostra salute
«Il sonno – spiega Elvira Verduci, componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) – è un processo fondamentale nella vita di ogni individuo e in età pediatrica contribuisce alla salute e alla crescita del bimbo. E’ recente l’ipotesi di una possibile associazione tra ridotta durata del sonno e l’obesità. I cambiamenti dello stile di vita, con impegni legati soprattutto agli orari di lavoro, hanno reso comune l’abitudine di dormire meno».
- Consigli per un corretto sonno secondo i pediatri SIPPS:
- La camera da letto deve essere tranquilla, silenziosa e poco illuminata e la temperatura deve essere confortevole (intorno a 20 °C);
- Occorre aiutare il bambino ad associare il letto con il sonno evitando, se possibile, di farlo addormentare in braccio o in altri luoghi per poi metterlo nel lettino;
- Cercare di instaurare un rituale per l’addormentamento, per esempio cantare una ninna nanna o leggere una favola;
- Evitare di far giocare i bambini con videogiochi, computer, tablet o di guardare la televisione poco prima di andare a letto;
- Cenare almeno due ore prima di coricarsi perché la digestione non aiuta il sonno;
- Cercare di mantenere sempre gli stessi orari di risveglio mattutino e di andata a letto la sera, evitando di cedere alla tentazione di spostarli per più di un’ora nel weekend;
- Se il bambino si risveglia è bene andare nella sua cameretta, rassicurarlo in modo veloce e poi uscire o al limite farlo scendere dal letto e impegnarlo in blande attività per una decina di minuti, come leggergli un libro.
L’importanza di una corretta educazione
«Importante compito del Pediatra e dei genitori – conclude Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – è quindi quello di educare fin dai primi anni di vita non solo a corrette scelte alimentari ma anche a corretti stili di vita quali un’adeguata attività fisica e un’abitudine regolare al sonno sia in termini di qualità che di quantità. Le indicazioni riguardo una corretta igiene del sonno sono solo un aspetto di quello che è un più ampio discorso su un corretto stile di vita: considerare nella valutazione anamnestica di un bambino anche la tipologia di sonno è fondamentale nell’inquadramento generale del piccolo».