25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Sonno e salute

Mai andare a letto arrabbiati. Può far male alla salute

Quando si va a dormire, i ricordi negativi si consolidano a livello cerebrale, causando non pochi problemi in futuro. La scoperta potrebbe avere implicazioni nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress

Andare a letto arrabbiati fa male alla salute
Andare a letto arrabbiati fa male alla salute Foto: Shutterstock

PECHINO - Si sa ormai molto bene: affinché un sonno possa definirsi davvero ristoratore è importante andare a dormire dopo aver passato una serata in completo relax. Ma uno studio pubblicato su Nature Communications, avverte: se oltre a non essere rilassati si è anche arrabbiati, si potrebbero avere ripercussioni assai negative sulla salute.

Mai essere arrabbiati prima della nanna
Non è una cosa che sappiamo solo ora, anche i nostri nonni lo dicevano sempre: bisogna andare a dormire tranquilli e sereni. E mai arrabbiati. Ma le prove che tutto ciò non era pura fantasia dei nostri avi, ce le forniscono alcuni scienziati di Pechino. Il motivo? Durante la notte il nostro cervello cerca di riorganizzare gli ultimi eventi catalogati come negativi, facendo molta difficoltà a eliminarli in futuro. Tutto ciò pare essere molto deleterio per la propria salute.

Trattamento del disturbo post-traumatico
A detta degli scienziati c’è una verità in fondo alle massime popolari che dicono di non andare a dormire se si è arrabbiati. E ciò che hanno scoperto potrebbe avere «delle implicazioni nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress», spiega il professor Yunzhe Liu, coordinatore dello studio presso la Beijing Normal University (Cina).

Quanto sopprimi i tuoi ricordi negativi?
Durante lo studio sono stati arruolati poco più di settanta studenti universitari di sesso maschile. Su di loro è stata utilizzata una particolare tecnica psicologica per valutare come i ricordi negativi possono essere o meno soppressi. Ai partecipanti venivano mostrate immagini macabre come cadaveri, bambini che piangono o feriti gravi. Ad alcune persone veniva riproposta l’immagine trenta minuti dopo; alle altre il giorno seguente.

La reazione dei volontari
A tutti i volontari dello studio è stato chiesto di tentare di sopprimere dentro di loro l’immagine che ritenevano più cruda. Dai risultati è emerso che gli individui che hanno rivisto l’immagine subito dopo, sono riusciti a sopprimere più facilmente la visione negativa.

Perché è troppo difficile rimuovere i ricordi negativi?
Secondo gli scienziati, una situazione negativa proposta prima di andare a dormire viene rielaborata durante il sonno e quindi maggiormente consolidata. Il team di ricerca ha infatti notato che i partecipanti che hanno tentato di ricordare – o inibire – la visione di ciò che gli era stato mostrato dopo trenta minuti era maggiormente concentrata a livello cerebrale, nella zona dell’ippocampo. Al contrario, dopo una notte di sonno erano stati distribuiti in tutta la corteccia, formando quindi connessioni a lungo termine.

Cosa fare dunque?
Cercare di non arrabbiarsi e non vedere immagini negative – specie se si è bambini o soggetti sensibili. Se assistiamo a qualcosa di spiacevole, qualunque essa sia, è meglio affrontarla subito e non rimandare al giorno dopo, soprattutto se è quasi ora di andare a dormire. La sera, infatti, i pensieri negativi tendono a radicarsi nel nostro cervello.

Scienza contro Scienza
Il paradosso della maggior parte delle ricerche scientifiche è che spesso una smentisce l’altra. Ricerche precedenti, infatti, ritengono che è meglio andare a letto arrabbiati piuttosto che terminare una discussione – che magari avrebbe anche risolto il problema. Il motivo? Secondo gli esperti del sonno della Stanford University, la sera si è troppo stanchi per dedicarsi a una conversazione in maniera obiettiva. Quindi, meglio andare a dormire e terminare il giorno seguente: in questo modo si riposerà molto meglio. Sarà vero?