25 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Dolcificanti e salute

Sucralosio: nessuna relazione con il cancro. Ma ci sono troppe questioni ancora da chiarire

Il sucralosio sembra non essere associato al rischio di sviluppare il cancro. Eppure l’abuso di dolcificanti naturali pare essere un rischio effettivo per la salute umana. Ecco tutto ciò che è bene sapere

Dolcificanti e rischio cancro
Dolcificanti e rischio cancro Foto: Shutterstock

Dopo le asserzioni dei giorni precedenti circa la pericolosità dello zucchero e dei dolcificanti artificiali – a quanto pare tenuta nascosta da tempo – è il turno di un’altra smentita. Il sucralosio non sarebbe a rischio cancro, secondo una recentissima ricerca. Niente timore, quindi, per il suo utilizzo. Ecco i risultati ottenuti da alcuni ricercatori Londinesi e pubblicati su Nutrition and Cancer.

Un’ulteriore revisione dimostra la sua innocuità
Studi sul sucralosio effettuati su modello animale negli anni precedenti sembrano aver dimostrato la sua totale innocuità, anche a dosaggi elevati. Si tratta di un dolcificante naturale presente in moltissime preparazione farmaceutiche, erboristiche e alimentari – tra cui anche bevande dolci e gassate, caramelle e gomme da masticare. «Quest’ultima revisione degli studi sul sucralosio dovrebbe rassicurare coloro che scelgono il sucralosio – spiega Colin Berry, autore dello studio e professore emerito di Anatomia e Patologica presso l’Università di Londra – e può essere particolarmente utile per gli scienziati e gli operatori sanitari che potrebbero essere chiamati per informazioni sul basso contenuto calorico e la sicurezza del dolcificante».

Perché scegliere i dolcificanti artificiali
I dolcificanti artificiali sono nati negli anni Novanta allo scopo di ridurre il rischio di diabete e obesità nei soggetti predisposti. Da allora è stato sollevato un gran polverone circa le potenziali pericolosità per la salute. Ed effettivamente vi sono molti composti ritirati dal commercio in alcuni Paesi a causa di una forte correlazione con tumori e altre malattie croniche. Tuttavia la seguente ricerca sembra smentire i potenziali effetti cancerogeni indotti dall’uso di sucralosio. Quindi si può stare tranquilli circa il loro utilizzo? Senz’altro non sono prodotti di cui abusare, essendo di natura totalmente sintetica. Dopodiché è bene informarsi su quali possono essere realmente nocivi e quali, invece, sembrano innocui.

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Nessun rischio di cancro
Allo stato attuale non sussistono prove che indicano una relazione tra il consumo di alimenti che contengono sucralosio e cancro. Tutto ciò è emerso durante una revisione degli studi precedenti condotti dagli scienziati londinesi. Dai risultati i ricercatori hanno potuto evidenziare come il sucralosio, anche a dosaggi di gran lunga superiori a quelli raccomandati, non mostri alcuna attività cancerogena.

Cancro e stile di vita
«Le preoccupazioni sono sollevate di volta in volta su ciò che i componenti del nostro stile di vita influenzano i tassi di cancro. Il fumo e la luce solare sono su tutte le nostre liste, mentre l’obesità sta cominciando a essere riconosciuta come un fattore importante. Dolcificanti a basso contenuto calorico, che sono importanti per molti nella gestione del proprio peso corporeo, devono essere esaminati attentamente in termini di consumo una tantum», conclude Berry.

Quando sono light i dolcificanti?
Dando un’occhiata a database scientifici e ricerche recenti, verrebbe da chiedersi quanto possiamo stare tranquilli circa l’uso dei dolcificanti artificiali. Non molto tempo fa, alcuni scienziati statunitensi mettevano in guardia dal loro consumo e tra questi vi era anche il sucralosio. È vero, forse non si rischia il cancro ma il diabete sì. E se si pensa che il diabete è correlato con alcuni tipi di cancro, il passo è molto breve. «Il nostro studio – spiega la dott.ssa Jennifer Kuk – mostra che gli individui obesi che consumano i dolcificanti artificiali, in particolare l’aspartame, possono avere una gestione del glucosio peggiore di quelli che non assumono sostituti dello zucchero». Inoltre va sottolineato che non ci sono prove sull’effetto ipocalorico di molti dei dolcificanti sotto accusa, tra questi la saccarina. «La saccarina è la sostanza su cui si sono concentrati i risultati dell’ultimo studio sugli edulcoranti e la loro capacità di favorire diabete e obesità. Sembra che proprio questo dolcificante, più di altri, abbia un effetto sulla flora intestinale tale da spingere l’organismo a usare male il glucosio, innescando un effetto opposto. Inoltre, ha uno sgradevole retrogusto metallico», spiegano gli esperti di Altroconsumo. «Per il ciclamato e i sali di ciclamato – si legge ancora – invece, il problema è la dose: non è stata ancora stabilita una dose giornaliera accettabile di riferimento. Negli Stati Uniti, a causa dei sospetti di cancerogenicità sollevati alcuni anni fa (poi smentiti), è attualmente ancora un edulcorante vietato».

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Il paradosso degli edulcoranti
Uno dei paradossi scientifici più assurdi è quello presentato alcuni anni fa all’European Association for the Study of Diabetes e pubblicato su Nature. Il primo edulcorante artificiale è stata la saccarina, nata nel 1897. L’idea era venuta ad alcuni scienziati alo scopo di trovare un metodo che potesse sostituire lo zucchero per le persone affette da iperglicemia e diabete. Eppure, lo studio in questione ha mostrato come gli edulcoranti artificiali alzino la glicemia più di quanto possa fare lo zucchero. Il motivo? Era l’alterazione della flora batterica intestinale. La ricerca ha coinvolto 400 persone. Le persone che dovevano assumere edulcoranti avevano evidenziato – dopo solo una settimana – un’alterazione della flora batterica intestinale associata a un’impennata di glicemia. Va sottolineato che lo studio è stato eseguito in precedenza su modello animale, mettendo a confronto l’assunzione di acqua ed edulcoranti (aspartame, sucralosio, saccarina) con acqua e zucchero raffinato. Il risultato? Quest’ultimo gruppo non mostrava alcun aumento glicemico dopo solo una settimana di assunzione, mentre il primo aveva alterata sia la flora batterica che il livello di zuccheri nel sangue. Da tutto ciò, ognuno può trarre le proprie, personali, conclusioni. Tenendo presente che l’abuso di sostanze dolcificanti, in qualsiasi forma, è sempre deleterio.