2 ottobre 2025
Aggiornato 11:30
I rischi del fumo passivo

Il fumo passivo può causare danni cardiovascolari irreversibili nei bambini

I bambini sono molto più vulnerabili degli adulti e quindi maggiormente soggetti agli effetti collaterali delle «bionde». Il fumo passivo aumenta il rischio di malattie di cuore, diabete, obesità e danni vascolari

Il fumo passivo è pericoloso per i bambini
Il fumo passivo è pericoloso per i bambini Foto: Shutterstock

MISSOURI - Sui danni del fumo tanto è stato già detto. Innumerevoli ricerche sono state condotte, e altrettante pubblicate dai vari media. Nonostante ciò le persone che fumano sigarette sono ancora estremamente numerose. Il problema più grave è che a farne le spese non sono solo i fumatori stessi, bensì anche tutte le persone che sono loro accanto. Specie i bambini che, a quanto pare, potrebbero ricavarne danni cardiovascolari irreversibili.

Il pericolo per i bambini
Un ricercatore indiano ha mostrato come i bambini esposti al fumo passivo possono avere serie conseguenze cardiovascolari e respiratorie per tutta la loro vita. Gli effetti collaterali delle bionde sarebbero dovuti all’estrema tossicità del fumo proveniente da una sigaretta accesa, denominato flusso di fumo laterale. Questo, conosciuto in generale con il nome di fumo passivo, danneggia i vasi sanguigni dei bambini ancora piccoli.

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    Un recente studio ha rivelato che i fumatori, e in particolare le donne fumatrici, hanno maggiori probabilità di subire un’emorragia subaracnoidea, o sanguinamento all’interno del rivestimento del cervello, rispetto alle persone che non fumano.

Seri disturbi cardiovascolari
«I bambini esposti al fumo di sigaretta possono sviluppare malattie di cuore fino all’età adulta a causa di un malfunzionamento e di vasi sanguigni più rigidi», spiega il cardiologo pediatra Geetha Raghuveer, del Children’s Mercy Hospital (Missouri, USA). «Alcuni bambini che sono stati esposti al fumo di sigaretta già nel grembo materno e sarebbero potuti morire improvvisamente durante l’infanzia», ha spiegato Raghuveer durante una dichiarazione all’American Heart Association.

I bambini sono più vulnerabili
Il problema principale è che i bambini sono decisamente più vulnerabili all’esposizione del fumo passivo, per cui maggiormente soggetti agli effetti avversi. Il fumo di sigaretta contiene una grande moltitudine di sostanze chimiche altamente tossiche. Sono queste che possono alterare lo stato di salute inibendo le funzionalità del flusso sanguigno, del ritmo cardiaco, dei vasi sanguigni e della pressione arteriosa.

Dal diabete all’obesità, tutti i rischi del fumo
Se vi sembra che il fumo passivo sia già così abbastanza nocivo è perché ancora non avete sentito il resto. Esso, infatti, non danneggia solo il sistema cardiovascolare ma predispone all’obesità, al sovrappeso, al colesterolo alto e al diabete. Senza considerare che il bambino, per emulazione, potrebbe a sua volta diventare fumatore.

I prodotti di scarto rimangono nel sangue
La ricerca ha evidenziato come alcuni metaboliti rimangano nel sangue dei bambini – e non – esposti al fumo di sigaretta. Gli esami del sangue provenienti da uno studio nazionale hanno infatti rivelato la presenza di un metabolita della nicotina denominato cotinina in quasi la metà dei bambini dai 3 agli 11 anni. Leggermente inferiore la quantità rilevata nei ragazzi dai 12 ai 19 anni.

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    Studio Cnr evidenzia i disturbi respiratori negli ultimi 25 anni. Come già mostrato da ricerche precedenti l’abitudine al fumo e l’esposizione lavorativa restano fra i più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di affezioni respiratorie.

Attenzione alla salute dei propri figli
I ricercatori con questa ricerca, vogliono sensibilizzare i genitori alla consapevolezza del pericolo cui espongono i propri figli: «l’esposizione al fumo di sigaretta è dannosa per la salute del cuore a lungo termine per i bambini e potrebbe anche ridurre la loro aspettativa di vita», continua Raghuveer.  Ecco il motivo per cui sarebbe auspicabile che, per primi, i genitori cerchino di smettere di fumare – ne beneficeranno anche loro oltre al proprio figlio. Secondo Raghuvee «aumentare le tasse sulle sigarette per scoraggiare il fumo potrebbe anche funzionare». Lo studio è stato pubblicato su Circulation.

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    Un nuovo studio mostra che fumare può davvero far male al cervello, intaccando l’intelligenza, la capacità di pensiero e il processo decisionale.

Più buonsenso, meno sigarette
È indubbio che il fumo è un problema ancora molto imponente nel nostro Paese. Eppure, la vendita delle sigarette è alla portata di tutti gli adulti. E non è certo un ottimo deterrente – per il fumatore incallito – scrivere sui pacchetti delle sigarette quanto siano nocive per la salute. E’ chiaro che finché tali prodotti sono oggetto di un business di tale rilevanza, tutti i fumatori troveranno sempre disponibili le sigarette. Per tale motivo bisognerebbe solo più poter fare affidamento sul buonsenso di chi fuma e invitarli, se proprio lo desiderano, a rovinarsi la salute in totale solitudine. Ciò significa che le sigarette dovrebbero accenderle solo ed esclusivamente quando sono lontani dalle altre persone e al di fuori di luoghi chiusi (anche se le sigarette ‘inquinano’ anche all’aperto). Infatti è stato più volte accertato che anche il fumo ‘di terza mano’ è estremamente pericoloso per la salute. Si esce dalla droga, si può uscire fuori anche dal fumo. Basta volerlo. Davvero.