La nuova cura contro le malattie moderne: l’elettricità
Artrite, asma, diabete e anche altre potrebbero finalmente essere risolte senza l’utilizzo di farmaci ma con tecniche semplici e non invasive
Finalmente un nuovo barlume di speranza per la cura delle malattie più comuni che affliggono milioni di persone in tutto il mondo. L’idea è venuta alla Galvani Bioeletronics, in collaborazione con il gruppo GlaxoSmithKline e Life Sciences che ha provato a veicolare determinate quantità di corrente all’interno del corpo umano. E il risultato è stato entusiasmante: questa potrebbe finalmente essere la giusta via per la guarigione di molte malattie tra cui l’asma, il diabete e l’artrite.
Lo studio
Durante le varie sperimentazioni condotte su modello animale, il gruppo di ricerca ha posizionato dei piccoli polsini in silicone dotati di elettrodi in prossimità di alcuni nervi. Al fine di veicolare la giusta quantità di energia elettrica, gli scienziati hanno adoperato un alimentatore.
L’utilizzo per i diabetici
Sembra che il metodo possa essere utile per aiutare il corpo a produrre insulina nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. Per far ciò hanno testato un particolare gruppo di mediatori chimici che si trovano nelle arterie del collo. Questi sono in grado di controllare i livelli di insulina e, di conseguenza, di zucchero nel sangue. Essi, attraverso un nervo, comunicano a livello cerebrale per produrre o meno insulina. Il ricercatore Kris Famm ha spiegato a BBC News come le firme neurali siano decisamente in aumento nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. «Bloccando tali firme neurali nei ratti diabetici, si può notare come la sensibilità del corpo all'insulina viene ripristinato».
- Approfondimento: la corrente elettrica del sistema nervoso
Il sistema nervoso presente nel corpo umano possiede miliardi di cellule: i famosi neuroni. Questi sono dotati di una sorta di prolungamento, denominato assone, che si occupa di trasmettere i segnali elettrici. Per comunicare con neuroni, con fibre muscolari o altre aree del corpo utilizza degli appositi collegamenti: le sinapsi. L’attività elettrica di cui è dotato l’essere umano ha quindi una precisa peculiarità permettere la contrazione o l’estensione di vari organi e muscoli. L’attività elettrica del corpo umano può essere misurata attraverso degli appositi esami diagnostici: l’elettrocardiogramma per il cuore, il retinogramma per gli occhi, l’encefalogramma per il cervello e l’eletromiogramma per i muscoli.
Una nuova via
Secondo i ricercatori lo studio potrebbe spianare la strada a una nuova via per la cura di moltissime malattie. Modificando il volume e il ritmo dei segnali nervosi si possono attivare o disattivare dei semplici meccanismi di controllo del corpo umano. Controllo che potrebbe permettere anche la regressione immediata di una malattia. Chiaramente le ricerche sono solo in fase iniziale e saranno necessario molti studi che possano confermarne l’approccio su diversi tipi di patologie.
- Approfondimento: la nuova società GSK
La società Galvani Bioeletronics è nata recentemente grazie all'accordo con la società americana Verily Life Sciences. Il nome è stato scelto in onore di Lugi Galvani, il primo a fare studi nel campo della bioelettricità.
Un kit per «hackerare» i nervi
Gli strumenti utilizzati nella ricerca sono stati ribattezzati come kit per hackerare i nervi. Tale attrezzatura dovrà essere miniaturizzata, completamente personalizzabile e utilizzabile su diversi nervi e pazienti. Ma non solo: dovranno essere sufficientemente resistenti per stare molto tempo nel corpo umano con una carica sufficiente per le batterie cui è dotato.
Quanto bisogna aspettare
Il dottor Famm ritiene che tra i dieci e i vent’anni tali dispositivi saranno alla portata di tutti. «La medicina Bioelectronic è una nuova area di esplorazione terapeutica, e sappiamo che il successo richiederà la confluenza di una profonda esperienza della malattia biologia e delle nuove tecnologie altamente miniaturizzate», conclude Brian Otis.
- 19/11/2022 Diabete: 3 o 4 tazzine di caffè al giorno aiutano a prevenirlo
- 01/01/2019 Come il diabete causa il declino cognitivo
- 11/12/2018 Diabete, il farmaco Liraglutide o Victoza riduce il rischio di eventi cardiovascolari
- 14/11/2018 Giornata mondiale del diabete: il caffè riduce il rischio di ammalarsi