28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Medicina

HIV, Aids, via libera al farmaco che evita i contagi e previene l’infezione

Dall’Unione Europea il via libera a un farmaco preventivo già sperimentato in altri Paesi. Il farmaco, chiamato Truvada, agisce risvegliando il sistema immunitario quando somministrato quotidianamente

ROMA – L’Aids, la possibile conseguenza dell’infezione da HIV, può essere prevenuta per mezzo di un farmaco retrovirale. Questo medicinale, già oggetto di sperimentazione clinica nel resto del mondo, ha ora ottenuto il via libera all’uso anche in Europa. Agendo come un attivatore del sistema immunitario, se somministrato quotidianamente, può ridurre di molto il rischio di contagio.

La profilassi
L’azione di prevenzione delle malattie, o profilassi, di genere infettivo si attua in tutti quei casi in cui si somministra un vaccino o un medicinale atto a combattere l’eventuale attacco da parte di un virus o batterio. In questo caso, il farmaco Truvada, vedrebbe estendere le proprie indicazioni. L’Ema, l’agenzia europea che regola la diffusione dei farmaci, ha dunque vagliato tramite il comitato preposto CHMP, la possibilità che il medicinale possa essere utilizzato anche in Europa. Ora, la pratica è stata inviata alla Commissione UE che ne vaglierà l’adozione formale.

I precedenti
Il farmaco è già stato impiegato nella profilassi pre-esposizione (o Prep) nei sieropositivi. Precedenti studi hanno mostrato che è in grado di ridurre di molto il contagio nei soggetti non infetti ma appartenenti a categorie a rischio, come per esempio omosessuali, transgender ed eterosessuali che hanno un partner fisso sieropositivo. Gli studi clinici su queste persone hanno rivelato che può essere efficace nella prevenzione dell’infezione.

  • HIV - AIDS: è l’infezione causata dal virus HIV (Human Immunodeficiency Virus). Ne esistono due tipi: HIV-1 e HIV-2, di cui il più diffuso è l’HIV-1. L’Aids, invece, è la conseguenza di questa infezione. Si trasmette in genere per via sessuale, ma anche attraverso il sangue infetto. Nel mondo sono milioni i sieropositivi e i casi, nonostante tutto, sono in costante aumento.

Ogni Stato decide per sé
Dopo il via libera, l’ultima parola passa però alle singole nazioni. «Una volta che sarà garantita l'estensione – si legge nel comunicato Ema – ogni Stato membro potrà prendere una decisione sul prezzo e il rimborso basati sul potenziale ruolo di questo farmaco nel contesto dei sistemi sanitari nazionali». Al momento, negli Usa sono già stati avviati diversi progetti che prevedono la somministrazione di Truvada agli omosessuali. Alcuni Paesi dell’Africa hanno invece fatto sapere di avere intenzione di adottare la profilassi nei casi in cui, per esempio, uno dei partner è sieropositivo.