28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Proprietà e benefici del coriandolo

Coriandolo, la spezia antiossidante che riduce il colesterolo, combatte le infezioni e il diabete

Tutti gli studi scientifici che evidenziano le proprietà e gli utilizzi del coriandolo

Proprietà del coriandolo
Proprietà del coriandolo Foto: Shutterstock

Molti lo conoscono con il nome di prezzemolo cinese, ma in realtà questa bella piantina è diffusa praticamente in tutto l’Oriente e Medioriente. Immancabile – ovviamente – nelle tombe egizie, terra in cui pare essere utilizzato come offerta rituale: tant’è vero che è uno degli ingredienti principali della famosa fumigazione terapeutica Kyphi. Anche Plinio il vecchio ne osannava le virtù terapeutiche su Naturalis Historia nella quale descriveva le sue virtù medicinali contro febbre e mal di testa. Il rimedio migliore? Mettere i semi sotto il cuscino.

  • Approfondimento
    I coriandoli di carnevale utilizzati oggi sembrano prendere il nome dall’usanza orientale di rivestire i semi di anice e di coriandolo con dello zucchero colorato. Chiaramente durante le festività l’alimento viene sostituito con cerchi di carta.

Le proprietà del coriandolo
Il Coriandrum Sativum, alias Coriandolo, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle apiacee (ombrellifere). Famiglia a cui appartiene anche la carota, l’angelica, il cumino, il finocchio, il carvi e l’aneto. Contiene eccellenti lipidi vegetali monoinsaturi come l’acido petroselinico e numerose sostanze bioattive utili per contrastare l’ansia, il diabete, l’epilessia, la depressione, l’infiammazione, l’ipertensione e l’ossidazione [1]. Secondo alcune teorie sarebbe anche in grado di eliminare l’intossicazione da piombo. Secondo quanto riportato sulla rivista Fitoterapia l’anno scorso, sembrano non esserci prove scientifiche sufficienti per un utilizzo consapevole ed efficace nei confronti delle malattie dell’apparato respiratorio come l’asma e la bronchiolite. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per lo sviluppo di nuove formulazioni farmaceutiche che vedano l’impiego dei «composti bioattivi del coriandolo in combinazione con farmaci convenzionali per migliorare il trattamento di malattie come l’Alzheimer e il cancro» [2].

Sicuro anche l’utilizzo dell’olio essenziale
L’olio essenziale di coriandolo è principalmente antibatterico, digestivo e carminativo. Il dottor Leclerc [4] lo adoperava anche in caso di colibacillosi, febbre improvvisa, stanchezza e astenia. Contiene principalmente linalolo nella misura del 70 per cento e sembra essere sicuro per la salute umana. Uno studio condotto su modello animale e ha mostrato come la somministrazione orale per 28 giorni (NOAL 160 mg per chilogrammo, al giorno) sia sicura. Mentre uno studio tossicologico sulle donne in gravidanza e allattamento in seguito a una somministrazione di 250 mg per chilogrammo di peso non ha evidenziato effetti avversi. Inoltre sembra essere leggermente irritante per i conigli ma non per gli esseri umani, senza che si verifichino effetti di sensibilizzazione. In merito a tali risultati si può affermare che «l’uso dell’olio essenziale di coriandolo come ingrediente alimentare è considerato sicuro agli attuali livelli di utilizzo» [3]. Tuttavia, è da tenere presente che sebbene l’olio essenziale di coriandolo sia un ottimo tonico, euforizzante e stimolante, se assunto in dosi eccessive può indurre stati simili all’ubriachezza e all’eccitazione con una conseguente depressione a termine effetto [4].

  • Approfondimento: cos’è il NOAEL
    NOAEL è l’acronimo di ’’No Observed Adverse Effect Level’’. Indica un parametro tossicologico che evidenzia una particolare dose in cui non si evidenziano effetti avversi osservabili. Generalmente è espresso in milligrammi per kg di peso al giorno. È fondamentale, in una ricerca ben fatta, per comprendere la relazione dose-risposta-effetti collaterali, e di conseguenza valutarne gli eventuali rischi per la salute.

Un potente antibiotico ad ampio spettro
Uno studio condotto nel 2011 [7] ha evidenziato come l’olio essenziale di coriandolo possa essere efficace nei confronti dei batteri gram positivi e gram negativi. I ricercatori, in merito ai dati ottenuti dichiarano che «i risultati hanno dimostrato che l’olio di coriandolo ha una attività antimicrobica efficace contro tutti i batteri testati, con l’eccezione di Bacillus cereus e Enterococcus faecalis». La ricerca ha anche dimostrato che l’attività antibatterica si svolge danneggiando la membrana cellulare dei batteri che porta, di conseguenza, alla loro morte. «I risultati ottenuti nel presente documento incoraggiano ulteriormente l’uso dell’olio essenziale di coriandolo in formulazioni antibatteriche, a causa del fatto che l’olio essenziale di coriandolo uccide efficacemente i batteri patogeni legati a malattie di origine alimentare e le infezioni ospedaliere».

  • Curiosità
    Un tempo i veterinari adoperavano l’olio essenziale di coriandolo per eliminare – con estremo successo – le coliche intestinali degli animali da allevamento. L’effetto era dovuto probabilmente sia alle sue virtù carminative che antibatteriche intestinali.

L’anticolesterolo naturale
Da secoli il coriandolo viene adoperato per le turbe lipidiche. Alcuni recenti studi hanno voluto vagliarne la reale efficacia nei confronti del colesterolo. Durante una ricerca condotta nel 2008 [5], è stato somministrato del coriandolo in topi alimentati ad alti dosaggi di grassi e colesterolo. Dai risultati è emerso che i semi sono riusciti ad avere una significativa azione ipolipemizzante. «Il livello di lipoproteine a bassa densità (LDL) insieme al VLDL (Very Low Density Lipoprotein) sono significativamente diminuiti, mentre le lipoproteine ad alta densità (HDL) sono aumentate nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo. L’aumento dell’attività di LCAT plasmatica mostrava un maggiore degrado del colesterolo in acidi biliari fecali e steroli neutri, questo potrebbe spiegare il suo effetto ipocolesterolemizzante», concludono i ricercatori [6].

  • Approfondimento: cos’è il VLDL?
    VLDL è l’acronimo di Very Low Density Lipoprotein, ovvero di lipoproteine che presentano una densità molto bassa (0,95 e 1,006 g/ml). Vengono prodotte dal fegato per raccogliere colesterolo e trigliceridi. Le VLD possono trasformarsi dapprima in lipoproteine a densità media (IDL) e poi ha bassa densità (LDL).

E’ anche un antiossidante utile nei pazienti diabetici
I semi di coriandolo hanno evidenziato una potente attività antiossidante che inibisce il processo perossidativo, riattivando in maniera significativa gli enzimi antiossidanti nei ratti affetti da diabete. Essi contengono acido gallico (GAE) e flavonoidi come la quercetina. «I nostri risultati dimostrano che i semi di coriandolo sativum non solo possiedono proprietà anti-iperglicemiche, ma anche antiossidanti. Una maggiore assunzione di semi di coriandolo diminuire l’onere ossidativo nei pazienti affetti da diabete mellito», concludono i ricercatori del Department of Biochemistry and Biotechnology, Faculty of Science dell’Annamalai University.

Controindicazioni del coriandolo
Il coriandolo non presenta – allo stato attuale – particolari controindicazioni. Cautela va posta solo nel caso di somministrazione temporanea con farmaci neurostimolanti.

Le dosi di assunzione
Generalmente si assumono circa 3-5 grammi di polvere al giorno, insieme a un po’ di miele o acqua calda. Se si preferisce la tintura madre la dose è di circa 40-50 gocce tre volte al dì. Infine, per la preparazione di un decotto si aggiungono 6 grammi di frutti a 300 ml di acqua e si lascia bollire fino a ridurla della metà.

[1] Phytother Res. 2013 Oct;27(10):1439-56. doi: 10.1002/ptr.4897. Epub 2012 Dec 19. Coriander (Coriandrum sativum L.): a potential source of high-value components for functional foods and nutraceuticals--a review. Sahib NG1, Anwar F, Gilani AH, Hamid AA, Saari N, Alkharfy KM.

[2] Fitoterapia. 2015 Jun;103:9-26. doi: 10.1016/j.fitote.2015.03.012. Epub 2015 Mar 14. Coriander (Coriandrum sativum L.) and its bioactive constituents. Laribi B1, Kouki K2, M’Hamdi M3, Bettaieb T2.

[3] Food Chem Toxicol. 2009 Jan;47(1):22-34. doi: 10.1016/j.fct.2008.11.006. Epub 2008 Nov 12. Safety assessment of coriander (Coriandrum sativum L.) essential oil as a food ingredient. Burdock GA1, Carabin IG.

[4] Fabrice Bardeau – Curarsi con i fiori

[5] J Environ Biol. 2008 Jan;29(1):53-6. The cholesterol lowering property of coriander seeds (Coriandrum sativum): mechanism of action. Dhanapakiam P1, Joseph JM, Ramaswamy VK, Moorthi M, Kumar AS.

[6] Plant Foods Hum Nutr. 1997;51(2):167-72. Hypolipidemic effect of coriander seeds (Coriandrum sativum): mechanism of action. Chithra V1, Leelamma S.

[7] J Med Microbiol. 2011 Oct;60(Pt 10):1479-86. doi: 10.1099/jmm.0.034157-0. Epub 2011 Aug 23. Coriander (Coriandrum sativum L.) essential oil: its antibacterial activity and mode of action evaluated by flow cytometry. Silva F1, Ferreira S, Queiroz JA, Domingues FC.

[8] Indian J Exp Biol. 2011 Jan;49(1):30-8. Antioxidant potential of Coriandrum sativum L. seed extract. Deepa B1, Anuradha CV.