19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
i consigli degli esperti per uscire vincitori anche a tavola

Arriva la Champions in Tv, risparmiamoci un autogol a tavola

Dagli esperti i consigli per non rovinarsi digestione e salute durante le partite in Tv, un appuntamento tanto atteso, condito da un’emozione, che può far dimenticare le buone regole alimentari

ROMA – L’euforia per le partite di Champions League può far mettere da parte il buonsenso e far commettere diversi errori alimentari che poi si possono pagare per le settimane o mesi a venire. Dagli esperti arrivano i consigli per evitare l’autogol a tavola con il menù da campioni.

Un appuntamento da non perdere
Torna l’appuntamento con la Champions League, che vede due grandi squadre italiane in campo, Juventus e Roma, decise più che mai a conquistare la qualificazione agli ottavi. Uno duello in campo che farà di certo incollare milioni di italiani al televisore, con tanto di pizza, salatini e boccali di birra per sostenere la propria squadra del cuore in 90 minuti di gioie e dolori.

Rutto libero
A parte il fantozziano rutto libero, quali effetti può avere questo classico menu calcistico sull’organismo? Ben 7 esperti su 10 mettono in allarme i tifosi dal rischiare di rovinarsi l’atteso appuntamento a causa di problemi legati alla digestione, che potrebbero compromettere la tranquillità nella visione dell’evento e anche il dopo partita. A incrementare questi rischi contribuirebbero il protrarsi del match in tarda serata, che facilita lo scombussolamento dei consueti ritmi alimentari, l’emozione suscitata, che induce a prestare poca attenzione a cosa e quanto si mangia, e l’eccessiva assunzione di grassi, alcool e bibite zuccherate.

Il rischio
Il rischio abbuffata incontrollata esiste. Questo quanto emerso da uno studio del Polli Cooking Lab, l’osservatorio dell’omonima azienda italiana che analizza le tendenze nazionali e internazionali sul mondo dell’alimentazione. Realizzato attraverso interviste a circa 90 esperti tra medici, nutrizionisti e masterchef a proposito dei rischi che corrono i milioni di tifosi italiani nel seguire la partita da casa senza prestare particolare attenzione a cosa e come mangiano. «Pizze, focaccine e patatine di per sé non sono alimenti dannosi per il nostro organismo se cucinati o preparati in casa – afferma la professoressa Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice presso il Crea-Nutrizione – Il problema e che per velocizzare i tempi molto spesso si tende a comprare panini super farciti, appesantiti con patatine fritte cucinate con oli di bassa qualità o tranci di pizza oversize: uno «spuntino» che può arrivare anche a 2.000 kcal. Ecco perché consiglio un panino integrale fatto in casa con mozzarella e verdure grigliate o pomodori, il tutto condito con poco sale e insaporito con erbe aromatiche a piacere come basilico, origano, erba cipollina. La soluzione perfetta per mangiare bene, con gusto e per sentirsi sazi».

I numeri dello sgarro
Tra i comportamenti alimentari che rischiano di compromettere il benessere dei tifosi, gli esperti segnalano la tendenza a mangiare troppo durante la partita (73%), dato che esiste il rischio di non rendersi conto di quanto e di cosa si sta mangiando non avvertendo il senso di sazietà. Deleterio anche mangiare in piedi o sdraiati sul divano (68%): in questo modo il sangue fa più fatica a refluire nell’intestino e si rischia d’incorrere in congestioni e fastidiosi dolori. Un altro aspetto importante e come si mangia, soprattutto la cura con la quale si mastica il bolo alimentare: secondo il 52% dei nutrizionisti infatti masticare velocemente senza sminuzzare il cibo adeguatamente facilita l’insorgenza di bruciori di stomaco. «Uno degli errori più frequenti e assolutamente da evitare e mangiare durante il match – sottolinea la prof.ssa Ruggeri – con il rischio di cadere in quello che gli americani chiamano mindless eating (mangiare senza accorgersene). Questa cattiva abitudine di consumare le pietanze davanti alla televisione ci porta a non controllare la quantità di cibo che ingeriamo: le calorie diventano tante e non ci sentiamo mai abbastanza sazi. Da preferire quindi il pranzo o la cena prima o dopo la partita per godersi lo spettacolo fino alla fine».

Cibi al bando
L’indagine ha evidenziato i cibi da evitare e quelli da preferire. Sul podio della «blacklist» dei nutrizionisti svettano i fritti (85%), gli alimenti troppo salati (67%), e i cibi surgelati (52%). Sconsigliati dagli esperti anche gli alcolici (55%), le bibite gassate (53%) e i dolci (51%). Per quanto riguarda invece gli alimenti consigliati dagli esperti per il menu da Champions spiccano i fondamentali della Dieta Mediterranea, ancora una volta assoluta protagonista della tavola, come verdure di stagione (83%), insalata di pasta (75%), olio evo (56%) e pesce (46%).

I cinque consigli degli esperti per un «menu da campioni»
1. Portare in tavola sempre pietanze cucinate o preparate in casa.
2. Preferire prodotti freschi, verdura di stagione e sostituire il sale con erbe aromatiche.
3. Consumare la cena prima o dopo la partita.
4. Per il «durante» optare per qualche stuzzichino facendo sempre le porzioni PRIMA di mettersi davanti alla tv.
5. Limitare il consumo di bevande alcoliche.