28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Una disturbante forma virale

Gastroenterite in Italia, ogni anno colpiti 400mila bambini e molti adulti

Da non confondere con la cosiddetta influenza intestinale, la gastroenterite colpisce in particolare i bambini sotto i 5 anni, ma non risparmia i più grandi e gli adulti. Nausea, vomito e dissenteria sono le sue caratteristiche principali, da cui tutti vorrebbero poter scampare. Il vaccino pare efficace, me è poco diffuso

ROMA – Il più noto agente infettivo della gastroenterite virale è il Rotavirus, seguito dal Norovirus. Nel mondo, secondo l’Oms, questo patogeno è causa di circa mezzo milione di decessi tra i bambini sotto i 5 anni. In Italia, dove la mortalità è bassa, con pochi casi per anno, il Rotavirus costituisce comunque la prima causa di ricovero per diarrea entro i primi 5 anni di vita. Il Norovirus colpisce gli adolescenti e gli adulti, e anch’esso è causa di numerosi casi di nausea, vomito, diarrea o dolori addominali.

PREVENIRE – Prevenire le gastroenteriti non è semplice, ma si può. Tuttavia, come emerso in occasione del XXXIII Congresso della Società Europea di Infettivologia Pediatrica (ESPID) di Lipsia e nell’Europaediatrics Congress di Firenze, gli esperti internazionali hanno ribadito quanto sia difficile prevenire la diffusione delle infezioni da Rotavirus. A oggi, la vaccinazione resta la forma più efficace di prevenzione. Per il Rotavirus, è disponibile dal 2006 un vaccino orale che permette di immunizzare i bambini a partire dalla quarta settimana di vita. Quanto al Norovirus, sono in fase di sviluppo due vaccini per adolescenti e adulti. Uno di questo è specifico contro il Norovirus; l’altro è combinato contro Norovirus e Rotavirus. Entrambi potranno essere disponibili nel giro di 2-3 anni.

RACCOMANDAZIONI – «Il vaccino contro il Rotavirus dovrebbe essere raccomandato a tutti, come anche sottolineato nel Calendario per la vita condiviso da alcune Società Scientifiche italiane e come sottolineato dalle linee guida internazionali –spiega la prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici – e soprattutto per quei bambini che vanno all’asilo molto presto, per le categorie a rischio come nel caso dei bambini prematuri o per chi, per esempio, è costretto a fare molte visite in ospedale. E invece in Italia il vaccino c’è e non si fa e questo accade per vari motivi: perché non è previsto nel calendario nazionale delle vaccinazioni e quindi non viene indicato dagli stessi pediatri di famiglia, perché dovrebbe essere fatto precocemente, già dalla 6° settimana di vita e il ciclo vaccinale andrebbe completato entro l’8° mese e, non da ultimo, perché non è gratuito».

COME E QUANDO – Le gastroenteriti virali si trasmettono principalmente attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminato o a causa del contatto con superfici, o persone, contaminate. Talvolta anche per contatto o attraverso secrezioni respiratorie. La malattia ha un periodo di incubazione di circa due giorni. Dopo questa fase insorgono febbre, disturbi gastrici, vomito e diarrea che possono persistere dai 3 agli 8 giorni.

I CONSIGLI – Gli esperti di WAidid hanno elaborato un decalogo da seguire a casa e quando si è in vacanza:
1. Lavare sempre bene le mani con acqua e sapone o un disinfettante a base di clorexidina dopo essere stati alla toilette e prima di mangiare o manipolare del cibo.
2. Porre attenzione alla conservazione dei cibi: non è consigliabile consumare carne, insalate, salse, che siano state tenute a temperatura ambiente per più di 2 ore.
3. Mantenere la temperatura del frigorifero tra 1 e 4 °C.
4. Se non si è certi della provenienza, consumare la carne ben cotta ed evitare uova o salse fatte con uova crude.
5. Evitare cibi contaminati potenzialmente a rischio come per esempio molluschi e mitili crudi.
6. Consumare solo latte pastorizzato.
7. Evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti.
8. Proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori.
9. Non condividere tovaglioli, bicchieri, posate e stoviglie.
10. Quando si viaggia in zone con scarse condizioni igieniche, bere solo acqua in bottiglia, non consumare verdure crude e frutta sbucciata, evitare sempre il ghiaccio.