11 giugno 2023
Aggiornato 02:00
Giornata mondiale dell’autismo

Il cervello si modifica con l’età

Il 2 aprile si terrà l’ottava edizione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. Un nuovo studio trova che, a seconda dell’età si, verificano specifici cambiamenti nel cervello.

MIAMI – Il cervello si modifica a seconda dell’età, nei casi di disturbi dello spettro autistico (DSA o ASD in inglese). E alcuni bambini presentano diversi modelli di connettività cerebrale rispetto a quelli con uno sviluppo tipico. Ecco quanto scoperto da un nuovo studio che apre le porte a una migliore comprensione dell’autismo.

UN CERVELLO DIVERSO – Nel nostro cervello ci sono più di 1 trilione di neuroni che interagiscono tra loro. Lo scopo, tra gli altri, è formare reti di segnalazione complesse. Negli individui con DSA sono stati individuati da tempo modelli sia di ipo che iper-funzionalità nella connettività di queste reti di segnalazione. Con questo nuovo studio, si è cercato di spiegare il perché di questi contrasti, indicando che è la fase di sviluppo del singolo paziente a svolgere un ruolo chiave.

I RISULTATI – I risultati completi dello studio sono stati pubblicati su NeuroImage Clinical, ma i principali rivelano che, per esempio, i bambini da 7 a 11 anni con DSA, presentano una iper- connettività su larga scala all’interno delle reti del cervello, ma una riduzione rispetto ai bambini con disturbi a sviluppo tipico (o TD). Gli adolescenti con età tra 11 e 18 anni, con DSA, non presentano differenze all’interno della rete di connettività, tuttavia vi è una diminuzione tra la rete di connettività, rispetto agli adolescenti con TD. Infine, gli adulti con età superiore ai 18 anni, con DSA, non mostravano differenze nella connettività funzionale rispetto agli adulti con TD. I risultati finali, secondo gli autori, suggeriscono che le alterazioni nelle reti della corteccia cerebrale possono provocare le caratteristiche comportamentali complesse osservate negli individui con ASD.

LE CONCLUSIONI – «I nostri risultati suggeriscono che deve essere preso in considerazione lo stadio di sviluppo per realizzare con precisione i modelli che mostrano come il cervello di individui con autismo differiscono dagli individui neurotipici – spiega la dott.ssa Lucina Uddin dell’Università di Miami (UM) College of Arts and Sciences – Riteniamo che valutare un approccio dello sviluppo del cervello per esaminare la connettività nell’autismo è fondamentale per predire la risposta al trattamento nei bambini con ASD».