19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Studio del British Medical Journal

Problemi cardiovascolari? Cammina che ti fa bene

Esercizio e medicine ottengono dati comparabili in termini di riduzione della mortalità. Gli esperti sottolineano comunque che, per una prevenzione ottimale, i pazienti dovrebbero associare l'attività fisica ai farmaci

LONDRA - L'esercizio fisico «costituisce un'alternativa valida» alle medicine per le persone che soffrono di problemi cardiovascolari. Non si tratta solo di un auspicio ma del risultato scientifico di una ricerca - pubblicata dal British Medical Journal - condotta su 340mila pazienti. I dati, studiati nel loro complesso, rilevano che esercizio e medicine ottengono dati comparabili in termini di riduzione della mortalità. Gli esperti sottolineano comunque che, per una prevenzione ottimale, i pazienti dovrebbero associare l'attività fisica ai farmaci.

L'importanza dell'attività fisica - In Inghilterra - riporta la BBC - solo il 14% della popolazione svolge regolarmente attività fisica e solo un terzo delle persone cui viene raccomandato svolge le due ore e mezza di attività aerobica settimanale, come la bicicletta o la camminata veloce. Al contrario le prescrizioni di farmaci continuano ad aumentare: in media in Inghilterra ad ogni persona sono state fatte 17,7 prescrizioni nel 2010, contro le 11,2 nel 2000.
Lo studio condotto dalla London School of Economic, Harvard Pilgrim Health Care Institute e Stanford University School of Medicine, ha messo a confronto l'efficacia della ginnastica rispetto ai farmaci nella riduzione della mortalità in pazienti con storie cliniche di infarti, ictus o diabete.

Poco sale, molti minerali e cucinare a casa - Bastano 21 giorni di con pochissimo sale e molti minerali, come potassio, magnesio, calcio ed antiossidanti per ridurre la pressione del sangue e l'insufficienza cardiaca, con effetti simili ai farmaci. Lo dimostrano i medici dell'università del Michigan che hanno sperimentato un particolare regime alimentare, da loro ideato e perfino cucinato nel laboratorio di cucina metabolica annesso al dipartimento.