24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Salute. Psicologia

La crisi provoca aumento ansia e depressione

I più a rischio: giovani, donne e coppie con figli piccoli. In aumento anche la depressione negli over 65

ROMA - Cresce con la crisi il senso di insicurezza e precarietà, i malesseri personali e sociali e non mancano gli effetti sulla salute psicologica degli italiani. Lanciano l'allarme i massimi esperti italiani riuniti per il XLV congresso della Società italiana di psichiatria, a Roma dall'11 al 15 ottobre. L'incertezza sul lavoro e la precarietà economica aumentano il disagio personale e sociale: cresce del 30% l'incidenza di ansia e del 15% il numero dei pazienti depressi.

I più a rischio sono giovani, donne, coppie con figli piccoli; in aumento anche la depressione negli over 65. Una rete familiare forte, l'appartenenza a un ceto sociale medio-alto e l'aiuto della fede religiosa proteggono dagli effetti negativi della crisi sul benessere emotivo. Allarme per le possibili gravi conseguenze: in Europa per ogni incremento del 3% della disoccupazione crescono del 30% le morti dovute a eccesso di alcol e aumenta di quasi il 5% il tasso dei suicidi.

La mancanza di un impiego o la paura di perderlo sono fra gli elementi che più destabilizzano il benessere emotivo, soprattutto quando si è giovani: «È stato dimostrato, in uno studio appena pubblicato sull'American journal of public health, che la disoccupazione è un forte fattore di rischio per la depressione nei giovani adulti fra i 30 e 40 anni: quanto più tempo si trascorre fuori dal mercato del lavoro, tanto maggiore è la probabilità di sviluppare sintomi depressivi», spiega Alberto Siracusano, presidente della Società italiana di psichiatria e direttore del dipartimento di neuroscienze del Policlinico 'Tor Vergata' di Roma.

«In questa fascia d'età, quando spesso si sta costruendo una famiglia e si hanno magari figli piccoli, la crisi economica mina le certezze sul futuro: le difficoltà economiche, anche se sono sperimentate in modo intermittente - prosegue - causano una sensazione costante di pericolo, di vivere in bilico, sul filo del rasoio e moltissimi perdono l'autostima credendo di non essere più in grado di affrontare la vita». Questa condizione di stress quando si protrae nel tempo, sino a raggiungere livelli cronici, «determina effetti 'nocivi' sulla salute mentale rilevanti nell'immediato e nel futuro: sappiamo infatti che avere sperimentato lunghi periodi di disoccupazione comporta un rischio di sviluppare la depressione più elevato della norma per il resto della vita».

Le trentenni con figli piccoli sono più a rischio perché «la tensione ed il disagio psicologico sono aggravati da un carico familiare unico, determinato dal ruolo di cura 'prima e sempre di tutto' nei confronti della prole e da una 'innata' maggiore percezione delle necessità familiari».

Gli esperti stimano una crescita tra 30% e 40% dei casi di disturbo d'ansia generalizzato nelle donne giovani, contro un incremento del 20-25% negli uomini. E un aumento dei casi di ansia è atteso anche fra i giovani con meno di 25 anni. «In questo caso - osserva Siracusano - sono la competizione e il senso di inadeguatezza al mercato del lavoro a portare alla comparsa dei sintomi ansiosi. Negli over 65, invece, è più probabile che la crisi economica porti a sintomi depressivi».

I dati reali sull'impatto della crisi attuale sulla salute mentale di giovani e meno giovani saranno disponibili non prima di un paio d'anni, ma anche nel caso degli anziani è ipotizzabile un aumento dei casi di depressione di circa il 15-20 per cento.

Quali rimedi? «Poter contare su una rete familiare solida e ampia, l'appartenere a un ceto sociale medio-alto - spiega Siracusano - così come anche la fede religiosa e la speranza che accompagna i credenti sono tutti un valido supporto emotivo per non cadere in preda ad ansia e depressione». Non va trascurato il ruolo degli interventi precoci specialistici: «Chiedere tempestivamente aiuto al medico psichiatra in caso di sintomi è altrettanto importante - conclude Siracusano - per intervenire presto e non andare incontro ai pericoli che ansia e depressione legate allo stress cronico che l'incertezza economica e lavorativa possono comportare, assieme ad altre condizioni di fragilità psicologica'.