Oms lancia allarme su «esplosione» casi di influenza A/H1N1
Ci saranno certamente «più decessi»
PECHINO - La diffusione dell'influenza A/H1N1 nel mondo metterà in pericolo più vite nel momento della sua accelerazione nei prossimi mesi e i governi devono essere in grado di fornire una risposta rapida a una «esplosione» di casi. E' l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
Vari Paesi potrebbe assistere a un raddoppio del numero di casi di influenza A/H1N1 nell'arco di tre/quattro giorni per molti mesi finchè sarà raggiunto un picco in materia di trasmissione, quando tornerà il freddo nell'emisfero nord: lo ha dichiarato il direttore regionale dell'Oms per il Pacifico, Shin Young-soo. «E' certo che ci saranno più casi e più decessi», ha detto durante una riunione di responsabili della salute e di specialisti a Pechino.
Secondo l'Oms, l'influenza A/H1N1 - che ha ufficialmente raggiunto la fase di pandemia - ha fatto quasi 1.800 morti nel mondo. L'attenzione si è concentrata nel modo in cui il virus progrediva nei Paesi dell'emisfero sud come l'Australia dove l'inverno - e l'influenza stagionale - hanno fatto la loro comparsa. Ma è nei Paesi in via di sviluppo che la diffusione accelerata dell'influenza A/H1N1 pone la più grande minaccia: è in grado di mettere al collasso i sistemi sanitari sotto-equipaggiati, che non sono dotati di fondi sufficienti, ha sottolineato Shin Young-soo.
L'Oms ha in precedenza ritenuto che fino a due miliardi di persone potrebbero essere contagiate nei prossimi due anni, quasi un terzo della popolazione mondiale. Responsabili sanitari hanno giudicato che i commenti di Shin Young-soo fossero necessari ma si sono detti ottimisti sul fatto che la diffusione del virus non sarà così grave. Ann Moen, specialista di influenza ai Centri di controllo e di prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, ha dichiarato possibile che l'influenza A/H1N1 non sia più grave di una seria influenza stagionale se continuasse la tendenza attuale.