26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Sociale

Roma: una giornata nell'agriturismo gestito da ragazzi autistici

In pochi sanno che nel cuore di Roma c’è un enorme parco verde dove sorge un agriturismo. Nessuno immagina che questa azienda sia condotta da ragazzi autistici

ROMA - A ridosso del Parco Regionale dell’Appia Antica, tra i palazzoni e il traffico romano, si estendono i 4 ettari che ospitano la cooperativa sociale agricola integrata Garibaldi. Nata nel 2010, la cooperativa inizia a operare quattro anni dopo: a lanciare l’idea di un’azienda agrituristica fatta da ragazzi con autismo è stato Maurizio Ferraro, papà di una delle ragazze che animano questo progetto. «Qui si possono gustare i prodotti coltivati, ma ora puntiamo a realizzare un piccolo sogno».

L’agriturismo e la trattoria - Appena si arriva nella cooperativa Garibaldi si respira un’aria nuova: trovare un’isola verde fatta di orti, giardini e serre in pieno centro è una delle tante sorprese che la Capitale regala anche a chi in questa città ci vive da sempre. Mani sporche di vernice, scarpe infangate della terra dei campi, arbusti appena impiantati da spostare: qui ognuno svolge un’attività. Le urla che ogni tanto vengono lanciate ti ricordano che ad animare questa cooperativa sociale sono ragazzi con autismo e pensi che se non fossero qui di certo si sarebbero annoiati sulle spalle dei familiari che molte volte non hanno le competenze adeguate. «Nostra figlia – raccontano i genitori di Veronica – ha iniziato a frequentare l’istituto agrario qui a fianco a settembre e vediamo che viene nella cooperativa con molto piacere. Uscendo alle 13, per noi anche gestire il pranzo poteva rappresentare un problema. Vediamo che qui, invece, mangia tutto; le ragazze poi la coinvolgono nelle attività a cui partecipa con entusiasmo».

L’idea della coop - In una vera e propria oasi di pace, dunque, si possono acquistare o gustare direttamente nel ristorante della struttura, i prodotti che vengono coltivati dalle ragazze e dai ragazzi che danno vita all’agriturismo. Maurizio, il presidente della cooperativa, portava sua figlia nell’adiacente istituto tecnico agrario Garibaldi che ha una lunga storia. Aperta nel lontano 1872 a Valmontone, la Scuola Podere si trasferì tre anni dopo sul Gianicolo per sistemarsi definitivamente nel 1907 nell’attuale sede, all’interno della Tenuta di S. Alessio. Tra il 1923 e il 1928, poi venne edificato il fabbricato per la Scuola Convitto nella Regia Scuola Pratica di Agricoltura di Roma e nel 1933 la Scuola pervenne all'attuale ordinamento di Istituto Tecnico Agrario.

Il progetto «Ti p’orto l’orto»«La cura della terra, la terra che cura», è la filosofia nel motto ideato da Maurizio. Ma la realtà della Cooperativa Garibaldi ora vuole affrontare una nuova sfida: «Vogliamo portare i prodotti del nostro orto in giro per la città coi nostri ragazzi – ci racconta Maurizio che spiega l’idea «Ti p’orto l’orto con l’APE» – L’obiettivo è quello di allestire un banco ambulante dotato di cella frigo attraverso un progetto in collaborazione con Confagricoltura, l’Istituto Superiore di Sanità e la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università la Sapienza». Il progetto, dunque, è una specie di contaminazione nella città: «Vogliamo far conoscere l’autismo e aumentare la consapevolezza attraverso quest’Ape da allestire: tra l’altro APE è l’acronimo di Autistic Public Economy». Per realizzare questa nuova impresa, però, serve l’aiuto di tutti: «Si può votare per sostenere e far finanziare il nostro progetto: noi vogliamo stare sul mercato, e questo perché il commercio è una delle cose più semplici e utili alla comunicazione che è uno dei deficit principali dell’autismo».

Per sostenere il progetto - «Ti p’orto l’orto con l’APE» basta cliccare qui e seguire le indicazioni. Ci vogliono 10 minuti, ma ne vale la pena.