2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Stati Generali della Lega

La Lega (forse) si ricompatta a Varese

Giorgetti evoca il movimento delle origini: « Se ci chiamiamo Lega e in qualche modo ci rifacciamo alla Lega lombarda che univa le comunità sappiamo che noi abbiamo un'altra missione»

Giancarlo Giorgetti con Matteo Salvini
Giancarlo Giorgetti con Matteo Salvini Foto: Massimo Percossi ANSA

VARESE - La Lega si ricompatta a Varese dove il segretario lombardo, Fabrizio Cecchetti, il sabato prima delle elezioni comunali ha chiamato a raccolta per gli Stati generali in Lombardia gli oltre 200 sindaci del Carroccio, il presidente Attilio Fontana e gli esponenti nazionali del partito, a partire dal superministro Giancarlo Giorgetti, titolare dello Sviluppo economico. Ed è proprio lui, in sintonia col segretario Matteo Salvini, a dare la linea durante il suo intervento: «L'attività preferita è cercare di dividerci», ha tuonato dal palco. «Ma se ci chiamiamo Lega e in qualche modo ci rifacciamo alla Lega lombarda che univa le comunità sappiamo che noi abbiamo un'altra missione».

La Lega, dunque, da Varese, città di origine dello stesso Giorgetti e di Fontana - e dove corre per la poltrona di sindaco con Matteo Bianchi - prova a ricompattarsi rinnovando la fiducia al segretario, Matteo Salvini, che, intervenuto poco prima del ministro in videocollegamento, ha ribadito l'unità del partito: «È 30 anni che provano a inzigare e a farci litigare, ma la mia risposta sono un sorriso e due comizi in più. Più ci attaccano e inventano, più ci danno energia e compattezza».

I sindaci, la loro attività sul territorio, sono stati i protagonisti, pubblicamente elogiati, della mattinata di lavori a cui hanno preso parte anche il viceministro Alessandro Morelli e i sottosegretari Centinaio e Molteni, rappresentanti, insieme a Giorgetti, di quella Lega di governo a cui è stato riconosciuto il merito di alcuni risultati: «La presenza della Lega nel governo è fondamentale per dettare l'agenda - ha detto Cecchetti - e dare la priorità ad argomenti che interessano la maggior parte dei lombardi».

«I risultati sono lì da vedere - ha proseguito - i soldi per la ripresa la Lega li sta mettendo sia a livello nazionale che lombardo. Lavoro, sviluppo e rilancio sono le nostre priorità e i numeri stanno dicendo che i risultati stanno arrivando».

Per Giorgetti questi Stati generali sono «un momento di confronto, di esperienze, dei tanti amministratori sindaci che abbiamo in Lombardia e che sono una forza del movimento. Ogni Comune è un simbolo, ogni comune esprime un radicamento, una comunità e dove la Lega che vuole rappresentare le istanze e i bisogni delle comunità dei cittadini ambisce a gestire e indirizzare queste comunità».

Dello stesso tenore le parole del segretario per il quale «Vale più un sindaco di un senatore o un deputato. Soprattutto in questo periodo storico, di Covid, di utilizzo di fondi europei, avere sindaci giusti al posto giusto con le idee chiare è fondamentale».

(con fonte Askanews)