19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Emergenza coronavirus

Salvini: «Indagati in ospedali? Follia»

Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la notizia secondo cui sarebbe un corso una inchiesta della Procura negli ospedali della zona rossa della Lombardia

Matteo Salvini, leader della Lega
Matteo Salvini, leader della Lega Foto: Giorgio Onorati ANSA

ROMA - «Siamo alla follia». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la notizia secondo cui sarebbe un corso una inchiesta della Procura negli ospedali della zona rossa della Lombardia, per accertare errori nel trattamento del contagio del coronavirus. «Se, in seguito alle dichiarazioni del presidente Conte ci saranno medici e infermieri indagati, quando andrebbero tutti ringraziati, siamo alla follia. Se ci fosse una inchiesta aperta a carico delle strutture sanitarie, tutto quello che proponiamo non avrebbe senso». Salvini è intervenuto ad una conferenza stampa per la presentazione delle proposte della Lega per sostenere il settore del turismo.

Salvini: «A rischio 60mila posti di lavoro»

Il leader della Lega, Matteo Salvini, sollecita poi il Governo ad adottare «interventi necessari e tempestivi» a sostegno del settore del turismo e culturale. «In ballo ci sono 60.000 posti di lavoro a rischio - ha detto in una conferenza stampa al Senato - sempre che l'emergenza non prosegua nelle prossime settimane».

Lega: «Sospensione rottamazione ter estesa a tutti»

«La decisione contenuta all'interno del decreto ministeriale di rinviare il pagamento delle rate della 'rottamazione ter' previsto per il 28 febbraio negli 11 comuni nella zona rossa è stata un'azione necessaria, ma insufficiente. Occorre che la sospensione venga estesa a livello nazionale». È quanto suggerisce il team economico della Lega composto da: Alberto Bagnai, Massimo Bitonci, Claudio Borghi, Claudio Durigon, Dario Galli, Massimo Garavaglia, Alberto Gusmeroli e Armando Siri.

«Confinare il rinvio del pagamento esclusivamente alla zona rossa rischia di essere una manovra totalmente inefficace in quanto lo shock economico legato all'estensione del coronavirus supera i confini della zona rossa», spiegano gli esponenti leghisti. «Inoltre esiste anche un problema di oggettiva difficoltà per molti imprenditori attivi al di fuori della zona rossa nel versare le imposte qualora lo studio del proprio commercialista si trovi all'interno delle aree epicentro del virus», concludono.

Rixi: «Supportare personale uffici sanità marittima»

«La catena logistica nazionale è a rischio collasso: le associazioni di categoria hanno ragione a chiedere l'istituzione di una task force al ministero dei Trasporti perché ci sia un coordinamento omogeneo a scala nazionale per affrontare l'emergenza Coronavirus, che sta triplicando i tempi dei controlli delle merci in entrata extra Ue nei porti con danni economici agli operatori e difficoltà di approvvigionamento di molte zone del Paese». Lo dichiara il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi.

«Gli Uffici di Sanità marittima, preposti ai controlli fitosanitari, di cui chiediamo da tempo il rafforzamento in termini di organico, non possono sostenere - spiega - un carico di lavoro abnorme come quello di queste settimane su merci e persone. È necessario che sia implementato il personale fitosanitario per il controllo merci e valutare un eventuale supporto da parte delle Asl territoriali per le verifiche sulle persone. Il Paese non può permettersi il collasso della catena logistica perché le conseguenze sul Pil nazionale, a breve e lungo termine, ci porterebbero sull'orlo della recessione».