18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Centrodestra

A Umberto Bossi non piace la Lega di Matteo Salvini: «Il nazionalismo fa perdere»

L'ex leader storico del Carroccio: «Le ultime elezioni ci dicono che la strategia di andare al Sud è entrata in crisi. Sono e resto antifascista, su questo non si transige»

Matteo Salvini e Umberto Bossi
Matteo Salvini e Umberto Bossi Foto: ANSA

ROMA - «Se Salvini avesse vinto le elezioni sarebbe riuscito a tenere tutto assieme. Ma ora si apre di nuovo la partita dell'autonomia»: lo afferma Umberto Bossi in un'intervista a Gad Lerner per Repubblica. «Nell'Italia meridionale l'elettorato si divide per clientele, come facciamo a credere che la Lega nazionalista diventi primo partito del Sud? E' stato un errore provarci. Le ultime elezioni ci dicono che la strategia di andare al Sud è entrata in crisi. Torniamo indietro fin che siamo in tempo. Sono convinto che l'autonomia è una meta che raggiungeremo, per questo tengo duro», afferma il fondatore della Lega nord.

Altro che prima gli italiani

«Con la linea nazionalista neanche in Emilia c'era da pensare di vincere. Bonaccini è stato bravo ad agganciarsi per tempo al treno di Lombardia e Veneto, con il progetto del regionalismo differenziato. La Lega nazionalista invece gli ha concesso uno spazio che doveva essere il suo. Come non capire che il popolo emiliano vuole raggiungere il traguardo dell'autonomia, sul modello di Zaia e Fontana. Era la prima cosa da offrirgli. Altro che prima gli italiani, per quello basta e avanza la destra nazionalista. Ora spero sia chiaro: se trasferisci la Lega al Sud, poi diventa più difficile chiedere il voto alla Lombardia, al Veneto e all'Emilia».

Ora l'autonomia

«La gente si chiede: la Lega fa ancora gli interessi del Nord, sì o no? Basta fare due conti. Più della metà degli elettori italiani vive sopra il Po. Se perdiamo questi, è finita. La priorità è batterci per l'autonomia, e per raggiungerla l'esperienza insegna che serve mantenere anche buoni rapporti con la sinistra, più sensibile della destra a questo tema». Bossi boccia l'alleanza con l'estrema destra: «Mio nonno era socialista, io sono e resto antifascista. Su questo non si transige».