19 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Caso Gregoretti

Matteo Salvini: «Vado in Tribunale a testa alta»

Salvini si fa mandare a processo dai suoi, la maggioranza che vuole processarlo diserta il voto, il capo leghista fa il martire: «Carola sperona motovedetta e viene assolta, mentre processano me»

Il leader della Lega, Matteo Salvini, in Senato
Il leader della Lega, Matteo Salvini, in Senato Foto: ANSA

ROMA - Matteo Salvini è pronto ad andare «in tribunale a testa alta». Il leader della Lega lo ha detto parlando ad un comizio a San Giovanni in Persiceto. «La signorina Carola - che per portare immigrati in Italia ha speronato una motovedetta italiana - viene assolta. E processano per sequestro di persona Matteo Salvini! Vado in tribunale a testa alta a nome del popolo italiano!».

Ha aggiunto Salvini, durante il comizio: «Vogliono mandarmi a processo, ma senza dire come, quando e perché. Sanno che domenica si vota in Emilia Romagna e quindi Salvini è meglio mandarlo a processo dopo, anziché prima. Siccome mia nonna mi ha insegnato che se uno non ha fatto del male non deve avere paura, io ci voglio andare anche domattina a processo, se serve. Per andare a testa alta a ribadire che in Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare, se si è persone perbene».

Gasparri: «Salvini agì per superiore interesse pubblico»

«Sono convinto che Salvini abbia agito per superiore interesse pubblico». Lo ha ribadito il presidente della Giunta per le immunità, Maurizio Gasparri, parlando con i giornalisti al termine della seduta odierna che ha visto il respingimento della sua relazione contraria al processo a Matteo Salvini per la vicenda della nave Gregoretti. Gasparri, ricordando il contenuto della sua relazione, ha detto che «l'azione di governo è chiara», e il premier Conte non poteva non sapere, come si evince «dallo scambio di mail, che è agli atti, del suo consigliere diplomatico Benassi con il capo della rappresentanza italiana a Bruxelles Massari in cui si fa anche riferimento a 'persone che sono ora sulla nave Gregoretti'. Non credo che il consigliere diplomatico agisca ad insaputa di Conte».

Conte: «Ho già chiarito il mio ruolo»

Giuseppe Conte ha «già chiarito» il suo ruolo nella vicenda Gregoretti, il presidente del Consiglio lo ha detto durante la trasmissione 'Sono le venti' su Canale Nove. «Ho già chiarito», ha spiegato, rispondendo di fatto a Matteo Salvini che continua a parlare di decisione collegiale del governo. Conte ha poi ricordato che Salvini «aveva fatto approvare un dl sicurezza bis che rinforzava le sue competenze, rivendicando a sè la scelta» sugli sbarchi delle persone a bordo della nave.

Zingaretti: «Salvini che fa la vittima è patetico»

Matteo Salvini è «patetico», il suo comportamento sulla vicenda Gregoretti serve solo a cercare di far «dimenticare il taglio delle tasse del governo». Lo ha detto il leader Pd Nicola Zingaretti. «Salvini che fa la vittima è patetico. Sui processi il Pd non voterà mai sulla base di un giudizio politico ma solo sulla base della valutazione delle carte processuali. Si deve fare così per le persone normali e si deve fare così anche per i potenti. Senza privilegi o persecuzioni per nessuno. La gazzarra di queste ore ha un solo fine: strumentalizzare politicamente una vicenda giudiziaria e far dimenticare che il Governo ha tagliato le tasse sugli stipendi ai lavoratori».

Marcucci: «Salvini-Casellati hanno ottenuto risultato»

«Salvini e la Casellati hanno ottenuto il loro piccolo risultato. Il prezzo pagato è quello di scassare le istituzioni e di dividere nuovamente il centrodestra.Il Pd e la maggioranza parlamentare invece sono uniti nel difendere prima di ogni cosa la dignità del Parlamento, che è più importante dei problemi giudiziari di Salvini». Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, commentando la spaccatura del centrodestra nel voto della Giunta per le elezioni sul processo a Matteo Salvini.

Lollobrigida: «M5s e Pd sono scappati»

Pd e M5s «sono scappati» al momento del voto della Giunta per le elezioni su Matteo Salvini. Lo dice il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida parlando al Tg1. «Movimento 5 Stelle e Partito democratico - afferma - sono scappati, si vergognano di mettere la faccia su un processo contro un ministro che ha fatto il proprio dovere: difendere i confini nazionali. Fratelli d'Italia vota no a processi politici».

Pillon: «Offensiva assenza Grasso»

«La seduta della Giunta è stata concordata all'unanimità al 20 gennaio proprio su richiesta del senatore Grasso, che aveva chiesto di poter intervenire in discussione generale e di poter votare dopo il suo rientro dal viaggio a New York. Tutti i membri della giunta avevano accordato tale rinvio per cortesia e correttezza e per tutta risposta oggi il senatore di LeU ha pensato bene di non presentarsi. La cosa è indice di scorrettezza, scarso rispetto per le istituzioni oltre che di maleducazione personale. Poteva almeno venire a scusarsi». Lo ha dichiarato il senatore della Lega Simone Pillon, intervenuto in Giunta immunità del Senato sull'ordine dei lavori.