27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Governo

Lino Banfi nella commissione italiana per l'Unesco. Salvini: «E Jerry Calą?»

Alla proposta del leader pantastellato fa da eco il suo omologo di governo e leader della Lega Matteo Salvini. «E Jerry Calą? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito!»

Lino Banfi e Luigi Di Maio
Lino Banfi e Luigi Di Maio Foto: ANSA

ROMA - Penicillina occupata a Roma, non perde occasione per lanciare una stoccata al Movimento 5 Stelle. Lino Banfi nella delegazione UNESCO che rappresenta l'Italia: Lo ha annunciato il vice premier Luigi Di Maio. E alla proposta del leader pantastellato fa da eco il suo omologo di governo e leader della Lega Matteo Salvini. «E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito!», ribatte Salvini nella diretta Facebook dalla ex fabbrica penicillina a Roma. Poi corregge: «Per carità, Lino Banfi va benissimo. Scherzi a parte, l'Italia è così bella che chiunque la può difendere e valorizzare in giro per il mondo. Evviva la tradizione, la cultura, il cinema e il modo di vivere italiano».

Di Maio si corregge: sostituirà Quilici non Avati

Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si corregge: Lino Banfi all'Unesco sostituirà Folco Quilici e non Pupi Avati. In una nota il ministero «comunica che Lino Banfi verrà indicato come componente nell'Assemblea della commissione nazionale italiana per l'Unesco (Cniu) in sostituzione di Folco Quilici, mancato il 24 febbraio 2018, e non di Pupi Avati». Il Mise aveva in precedenza inviato una nota per chiarire che Banfi avrebbe sostituito Pupi Avati all'Unesco nella Commissione nazionale italiana.

Gasparri: Banfi non si confonda con chi fa ridere per incapacità

«Conosco e apprezzo Lino Banfi da tanti anni. Interpreta con successo e con capacità di durata una tipica 'maschera' italiana. Non condivido l'aria di sussiego con cui alcuni ironizzano per la sua designazione all'Unesco. Semmai è Banfi che si dovrebbe chiedere che cosa hanno a che fare con lui Di Maio, Bonafede e Toninelli». Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. «Lino Banfi ci fa ridere e ci fa pensare da tanti anni con professionalità - osserva - dedicandosi all'arte della recitazione. Toninelli, Di Maio e Bonafede invece fanno ridere involontariamente per la loro incapacità. Pertanto credo che sia Lino Banfi a dover evitare di confondersi con dei dilettanti della comicità involontaria. Sia Banfi a non mischiarsi con certa gente. Lui appartiene a tutti, non a degli scappati di casa che non sanno più a che santo votarsi».