28 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Arresto Battisti

Battisti, Cirinną rivendica l'azione del Pd: «L'estradizione fu firmata dal governo Gentiloni»

«Battisti viene esibito come un trofeo, in spregio ai pił elementari principi dello stato costituzionale di diritto» attacca la senatrice del Partito Democratico

La senatrice Pd Monica Cirinną con l'ex premier Matteo Renzi
La senatrice Pd Monica Cirinną con l'ex premier Matteo Renzi Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «L'arresto e l'estradizione di Cesare Battisti segnano una vittoria della legalità e della giustizia: dopo anni, un altro frutto avvelenato degli anni di piombo è caduto, e i crimini efferati per cui Battisti è stato condannato otterranno giustizia». Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà della commissione Giustizia. La soddisfazione per quanto avvenuto non cancella però la preoccupazione per quello che la senatrice dem bolla come «ennesimo cortocircuito tra giustizia e propaganda»: «Battisti viene esibito come un trofeo, in spregio ai più elementari principi dello stato costituzionale di diritto. Ministri della Repubblica si augurano, testualmente, che marcisca in carcere, con disprezzo della separazione dei poteri e del rispetto per la dignità e i diritti del condannato, garantiti dall'art. 27 della Costituzione» attacca.

«L'ombra della propaganda»

Su una questione di giustizia e legalità si stende l'ombra della propaganda - aggiunge - offendendo la storia e la memoria della sinistra italiana, «che il terrorismo ha combattuto, salvando la democrazia e pagando un tributo di sangue». Cirinnà pensa in particolare a Guido Rossa. «Stupisce che tutto questo avvenga ad opera di chi davvero non può assumersi grandi meriti per ciò che è avvenuto».

Tutto merito di Orlando?

E ricorda che la convenzione di estradizione di Cesare Battisti era stata firmata, per il governo Gentiloni, da Andrea Orlando. L'arresto di Battisti è «merito di uomini e donne coraggiose dell'Interpol; la sua espulsione è stata decisa, con estrema rapidità, dal presidente boliviano Evo Morales, che certo non è di destra». Tutto al contrario, le «improvvide» dichiarazioni di Bolsonaro - «ad operazioni in corso, in perfetto stile populista (sembra di rivedere i disinvolti tweet di Salvini, per cui ha ricevuto le pesanti critiche di Armando Spataro) - hanno provocato la fuga di Battisti, e il rischio di perderlo nuovamente». A chi continua a «farneticare di connivenze da parte della sinistra, si oppongono e resistono i fatti, i principi costituzionali, la difesa dello stato di diritto» conclude Cirinnà.