13 dicembre 2024
Aggiornato 19:00
Immigrazione

Sea Watch, Malta accetta accordo Ue. Migranti in 8 Paesi tra cui l'Italia. Salvini furioso

Il premier maltese Joseph Muscat ha annunciato il via libera all'accordo europeo sui migranti delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, da settimane in mare con 49 migranti

Migranti sulla nave dell'ong Sea Watch
Migranti sulla nave dell'ong Sea Watch Foto: Rene Rossignaud ANSA

LA VALLETTA - Il premier maltese Joseph Muscat ha annunciato il via libera all'accordo europeo sui migranti delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, da settimane in mare con 49 migranti. Malta trasferirà sulle proprie navi i migranti che saranno redistribuiti tra otto paesi Ue, tra cui l'Italia. «L'operazione per trasferire i migranti sulle navi delle nostre forze armate - ha detto Muscat - inizierà il prima possibile». Gli 8 paesi che contribuiranno al ricollocamento dei migranti a bordo della Sea Watch sono, secondo quanto riferito da Muscat, Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia. Alle navi delle ong Seawatch3 e Albrecht Penck sarà chiesto di lasciare le acque territoriali maltesi «immediatamente» una volta completata l’operazione.

Salvini da Varsavia: «Europa cede a ricatti degli scafisti»

Matteo Salvini da Varsavia su tutte le furie attacca: «L'Europa si propone di accogliere altri immigrati cedendo ai ricatti di scafisti e ong e questo rischia di diventare un enorme problema», ha sottolineato in conferenza stampa con il collega Joachim Brudzinski.

Muscat: «Malta non ha mai chiuso i porti»

Nella dichiarazione alla stampa sull’accordo raggiunto per il ricollocamento dei migranti bloccati da oltre due settimane sulle navi Muscat ha detto che Malta «non ha mai chiuso i suoi porti e rimane un porto sicuro, vogliamo semplicemente che tutti rispettino le regole internazionali che non abbiamo creato noi». «Volevamo mandare un messaggio politico forte sul fatto che l’onere deve essere condiviso perché si tratta di una questione europea – ha aggiunto – non è un discorso contro le ong, vogliamo solo che tutti rispettino le regole».

L'appello: «Per favore non lasciateci qui»

Proprio questa mattina dalla Sea Watch era giunto l'ennesimo appello ai Paesi Ue: «Non vogliamo più stare qui in mezzo alle tempeste, per favore. Ci fa stare male, a tutti e 32, in una sola stanza della barca, come animali, questo non è giusto. Ci sono donne e bambini, e siamo tutti spaventati, vogliamo solo essere al sicuro»: questo l’appello lanciato ai microfoni del Times of Malta da un richiedente asilo nigeriano, Diamond, presente a bordo della nave dell’ong tedesca Sea Watch, bloccata da 19 giorni in mare dopo aver tratto in salvo i 32 migranti al largo della Libia. «Non sappiamo cosa ne sarà di noi – ha detto un altro migrante nigeriano, Austin, a bordo della Sea Watch – noi vogliamo solo un porto sicuro così da essere al riparo e non più in mare. Per favore governi europei, non lasciateci qui».

Le condizioni di Malta

Altri 17 migranti, soccorsi il 29 dicembre scorso, sono a bordo di un’altra nave dell’ong tedesca Sea-eye. Le due navi sono state autorizzate il 2 gennaio scorso ad entrare nelle acque territoriali maltesi a causa delle cattive condizioni meteo. Ieri, in una nota, il governo maltese aveva fatto sapere di aver chiesto che le trattative avrebbero dovuto comprendere anche il ricollocamento degli altri 249 migranti tratti in salvo nei giorni scorsi da Malta.