19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Capitan Vettel oggi «non era al timone» della sua macchina

Ferrari all'inseguimento? Non c'entrano le novità Mercedes, ma le gomme

Inizia male il weekend del Gran Premio di Spagna per la Rossa, che accusa oltre un secondo di distacco nella prima sessione di prove libere, poi ridotto a un paio di decimi nel pomeriggio. I rivali hanno fatto dei passi avanti, ma la colpa è soprattutto degli pneumatici troppo duri

Sebastian Vettel imbocca la corsia dei box di Barcellona
Sebastian Vettel imbocca la corsia dei box di Barcellona Foto: Ferrari

BARCELLONA«Non mi sentivo sempre il capitano al timone: a volte era come se qualcun altro guidasse la mia nave. Spero che domani, chiunque fosse, sparisca». Non è ancora un allarme, quello che lancia capitan Vettel. Piuttosto, una bella strigliata all'equipaggio del suo vascello pirata. Quello che oggi sembrava finito nelle mani di un misterioso timoniere fantasma: «Non sono contento – riassume Sebastian alla fine della prima giornata di prove libere del Gran Premio di Spagna – Sto facendo un po' di fatica a trovare il ritmo, in queste condizioni, e probabilmente dipende più da me che dalla macchina. Non sono riuscito a mettere insieme tutti i pezzetti. Non sono troppo soddisfatto di com'è andata, ma nemmeno preoccupato: mi sono reso conto che la macchina è veloce, e questo è positivo».

Rebus Pirelli
Questa lunga regata tra i corsari ferraristi e l'invincibile armata Mercedes, del resto, giunge proprio a Barcellona a un primo giro di boa. E ci sta che possa essere necessario un po' di tempo a ritrovare la giusta rotta. I rivali tedeschi, infatti, si sono presentati al via di questa prima tappa europea ancor più agguerriti e preparati, con una macchina rivoluzionata nell'aerodinamica e alleggerita nel peso. Eppure, capitan Vettel continua a manifestare fiducia, a non temere gli avversari: «Non so cosa abbia in serbo la Mercedes, non so nemmeno chi abbia portato più aggiornamenti sulle sue vetture, ma non penso che sia importante: semmai conta chi porta quelli migliori. Personalmente, sono felice delle soluzioni che abbiamo partorito: alcune le avete viste, altre no. Nessun segreto, solo il solito lavoro. Sembra che la lotta sarà sempre tra noi e loro, ma sono convinto che noi abbiamo un grande margine di miglioramento. Stanotte studieremo che cosa abbiamo sbagliato e dove possiamo guadagnare terreno». Più che i passi in avanti compiuti dalla concorrenza, infatti, il vero problema della Rossa in questo venerdì catalano sono stati gli pneumatici: «Le simulazioni di gara oggi sono state piuttosto scioccanti – commenta il quattro volte iridato – Ho dato una brevissima occhiata e sembra che tutti quanti facessero fatica. Io ho montato le gomme medie e scivolavo parecchio, altri le morbide e soffrivano di un forte degrado. In generale, mi sembra che queste gomme fossero un po' troppo dure, non so perché. Forse la Pirelli si è fatta spaventare dal mito di Barcellona. Ma, entro domenica, la situazione si stabilizzerà, le condizioni della pista miglioreranno (la pioggia di ieri ha tolto tutta la gommatura dall'asfalto, ndr) e quindi tutto dovrebbe tornare a posto».

Kimi terzo
La lettura di Seb sembra confermata anche dalla tendenza positiva delle sue prestazioni nel corso della giornata. Se in mattinata, frenato anche da un piccolo problema alla ruota posteriore sinistra che lo ha costretto a perdere qualche decina di minuti bloccato ai box, ha accusato un distacco di oltre un secondo, al pomeriggio lo ha subito ridotto a meno della metà. Stesso andamento anche per il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, che in entrambi i turni ha chiuso davanti a lui, terzo, avvicinandosi nei minuti finali a un paio di decimi dalle Frecce d'argento. «In generale è stata una giornata complicata – ha spiegato Iceman – Le condizioni erano molto impegnative, specialmente sul finale, ma del resto sono state le stesse per tutti. È piuttosto normale che nei test invernali questo circuito sia molto favorevole e quando ci torniamo in estate diventi più scivoloso e ostico. Non è stato semplice, ma abbiamo continuato a sperimentare varie soluzioni. E domani sceglieremo le più redditizie».