29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
L'idea del campione di Tavullia

Valentino Rossi: «La mia soluzione per evitare altri errori»

Il Dottore fa la sua proposta choc: introdurre le comunicazioni radio tra pilota e muretto box, come in Formula 1, per evitare altre incomprensioni come quelle delle due ultime gare che gli sono costate preziosi punti iridati

Valentino Rossi in pista al Sachsenring
Valentino Rossi in pista al Sachsenring Foto: Michelin

ROMA – Gli errori di Valentino Rossi negli ultimi Gran Premi sono diventati l'argomento principe della pausa estiva della MotoGP. La caduta di Assen, poi il rientro ai box per il cambio moto troppo ritardato al Sachsenring: due battute d'arresto consecutive costate tanti, troppi punti al Dottore, in un inseguimento a Marc Marquez in vetta alla classifica che ora si fa sempre più complicato. Il diretto interessato ammette onestamente le sue colpe, ma allo stesso tempo cerca anche qualche alibi. Nei giorni scorsi aveva chiarito che non tanto la strategia, quanto piuttosto il suo scarso feeling con le gomme intermedie, era la ragione principale del flop tedesco. Oggi, il campione di Tavullia si spinge addirittura oltre, ipotizzando una soluzione alle sue difficoltà che potrebbe rivoluzionare il regolamento del Motomondiale: le comunicazioni radio tra il muretto e il pilota, un po' come accade nell'automobilismo. «Noi non siamo la Formula 1, ma se fossimo in contatto con i box, allora sarebbe certamente stato più facile – propone Rossi – Ad esempio, ad Assen, se mi avessero detto che avevo due secondi di vantaggio, allora avrei potuto evitare il mio errore, ma non so perché a noi non sia possibile. A causa del costo? Non lo so. Ma potrebbe essere importante. Dieci anni fa ci fu una sperimentazione, ma poi non andò in porto».

Il mea culpa del boss
Radio o non radio, che Valentino Rossi sia apparso decisamente troppo falloso nelle ultime apparizioni lo ha ammesso anche la stessa Yamaha. Tanto che il pesarese si è meritato una tirata d'orecchie perfino dal team manager Lin Jarvis, che ha però diviso equamente le responsabilità del pilota con quelle della squadra: «Abbiamo commesso troppi errori, questo è tutto – ammette – Problemi tecnici soprattutto, come il motore al Mugello che ci ha fatto perdere 25 punti. Poi sette cadute in questo fine settimana, sommando Lorenzo, Espargaro e Smith. La strategia di gara non è stata buona, mentre Marquez è stato perfetto, tenendo conto che era sesto ed era scivolato in nona posizione dopo il fuoripista. Marquez non ha commesso errori nelle gare, noi invece molti». Resta però l'ottimismo per la seconda metà del Mondiale che inizierà tra un mese: «Spero che faremo una seconda parte di stagione perfetta e che i rivali abbiano problemi. Non è facile, ma possibile. Siamo 48 e 59 punti dietro Marquez, matematicamente è possibile perché ci sono tanti altri punti in palio. Però dico che non sarà semplice, perché Marquez sta tirando fuori tutto da una moto che non è facile da guidare».