18 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Infortunio scongiurato

Valentino rischia grosso: nei test cade dalla sua Yamaha

Tradito dalle gomme Michelin, che stava provando in vista del debutto in gara nel 2016, il Dottore è finito per terra sulla pista di Alcaniz. Per fortuna se l'è cavata solo con un'abrasione superficiale al gomito destro

ALCANIZ – La pista di Aragon, evidentemente, a Valentino Rossi non porta proprio bene. Questo, insieme ad Austin, è l'unico circuito del Mondiale MotoGP in cui non ha mai vinto. Qui, domenica scorsa, ha dovuto faticare per agguantare il terzo gradino del podio, mentre il suo compagno-rivale Jorge Lorenzo si involava verso una comoda vittoria rosicchiandogli nove preziosi punti in classifica. E infine, ciliegina sulla torta, nei test organizzati dalla Michelin il giorno dopo il Gran Premio d'Aragona per provare le gomme che debutteranno in gara nel 2016, è arrivata anche una caduta.

Tutta colpa delle gomme
Il Dottore ha cominciato a girare intorno alle 11 e aveva quasi concluso il lavoro quando, alla sua ultima uscita, ha perso il controllo della moto alla curva 2 ed è finito per terra. Per fortuna se l'è cavata con poco: le conseguenze fisiche si sono limitate a qualche graffio, tecnicamente una piccola abrasione al gomito destro, subito medicata dal dottor Michele Zasa nella clinica mobile. Ma a preoccupare è soprattutto la dinamica dell'incidente. Al campione di Tavullia, infatti, si è chiuso l'anteriore: un problema di cui i nuovi pneumatici francesi soffrono frequentemente. Nella stessa giornata, infatti, per la medesima ragione sono scivolati anche Bradley Smith e Danilo Petrucci, mentre lo stesso Rossi, insieme a Marc Marquez e a Jorge Lorenzo, era già finito vittima del medesimo inconveniente nei precedenti test al Mugello.

Lorenzo non corre rischi
E il fatto che i piloti si fidino ancora molto poco della stabilità della gomma anteriore Michelin (a differenza dell'attuale Bridgestone che è estremamente equilibrata sia in frenata che in ingresso di curva) è testimoniato anche dal fatto che Lorenzo ha deciso di non girare per tutta la giornata, proprio per evitare di prendersi questi rischi. Valentino Rossi, infatti, è rimasto illeso, ma correre il pericolo, anche solo eventuale, di un infortunio proprio nella fase più calda della volata mondiale, infatti, non è proprio ciò che di più indicato possa fare un pilota. Ma quel che è peggio è che, di qui a pochi mesi, tutto lo schieramento del Motomondiale con queste coperture ci dovrà correre davvero. E il tempo per metterle a posto è sempre di meno.