28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Fratelli d'Italia

Meloni dalla foiba di Basovizza: «Dopo 60 anni di vergognoso negazionismo spiace l’assenza di Mattarella»

Tanta emozione, ma anche tanta rabbia per la leader di Fratelli d'Italia che oggi è andata alla foiba di Basovizza, una delle due foibe ancora in territorio italiano, nel triestino, per rendere omaggio ai 300mila esuli e ai 4mila italiani trucidati dal regime comunista jugoslavo

TRIESTE – Tanta emozione, ma anche tanta rabbia per la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che oggi è andata alla foiba di Basovizza, una delle due foibe ancora in territorio italiano, nel triestino, per rendere omaggio ai 300mila esuli e i 4mila italiani trucidati dal regime comunista jugoslavo.

L'assenza di Mattarella
La fondatrice di Fdi, con voce rotta ha denunciato il «vergognoso negazionismo» delle istituzioni italiane che per 60 anni ha taciuto l'accaduto, reso ancora più infame dall'assenza oggi del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Dispiace l’assenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Perché il ricordo di quei figli d’Italia massacrati è doveroso, e perché ci ricorda che la nostra libertà non è scontata». La deputata ha ricordato cosa sono state le foibe: «Un progetto di vera e propria pulizia etnica dove si doveva cancellare l'italianità di queste terre».

«Per 60 anni l'Italia ha chiuso gli occhi»
Secondo l'ex ministra della Gioventù la politica italiana per 60 anni ha voluto chiudere gli occhi davanti a questo massacro per un solo motivo: «Diciamoci la verità, non si poteva dire che i comunisti erano cattivi». Concludendo la sua video-diretta da Basovizza, Meloni ha detto: «Oggi come ieri bisogna scegliere da che parte stare, se a difesa degli italiani o a subire i diktat stranieri. Noi non abbiamo dubbi da che parte stare».