11 dicembre 2024
Aggiornato 08:00
Manovra finanziaria

Salvini: no, non ho ceduto. Bonafede: governi precedenti si facevano dettare la manovra

«Finalmente si parte con la manovra vera, con la vita vera, con pensioni, lavoro, riduzione fiscale e burocratica. Il buonsenso ha prevalso»

I due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio
I due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA - «No, non ho ceduto». Così Matteo Salvini, vicepremier, ministro dell'Interno e segretario della Lega, intervistato su Radio Rai 1 ribatte al conduttore, Giorgio Zanchini, che ha detto che proprio lui era stato chi, all'interno del Governo, ha ceduto più di tutti: «Ma lo dice sul serio? Più di 20 miliardi nel triennio per smontare la legge Fornero, spero di perdere così tutte le volte. Sono l'uomo più felice del mondo». «Sono molto contento, giorni e notti di lavoro e finalmente si parte con la manovra vera, con la vita vera - dichiara Salvini - con pensioni, lavoro, riduzione fiscale e burocratica, e quindi finalmente il buonsenso ha prevalso anche da parte europea e gli italiani potranno toccare con mano la prima manovra diversa degli ultimi anni». Quanto ai tre mesi di polemiche con l'Unione europea, secondo Salvini «se fossimo partiti già in ritirata non avremmo ottenuto nulla».

Bonafede: non era un braccio di ferro

Gli fa eco dall'altra sponda del governo il Guardasigilli Alfonso Bonafede: «Non era un braccio di ferro, il presidente Conte non si è mai posto in questi termini ed è stato sostenuto dal governo in questa trattativa. Abbiamo dimostrato che il governo attuale non è il solito governo italiano a cui erano abituati che andava lì e si faceva dettare la manovra» ha detto il ministro della Giustizia a margine di un convegno al Palazzo di Giustizia di Palermo, rispondendo a chi gli ha chiesto se il governo italiano si sia piegato alle richieste dell'Europa. «Quando si instaura un dialogo c'è un punto di partenza - ha aggiunto -, poi nel parlare, nell'andare a individuare cosa può essere eliminato si raggiunge no un compromesso, ma un livello su cui si trova d'accordo».

Conte «veramente incredibile»

Il presidente Conte ha portato avanti il percorso di dialogo in maniera «veramente incredibile, con autorevolezza e capacità diplomatica senza precedenti» tenendo il punto su quelli che erano gli impegni presi dal governo coi cittadini - conclude Bonafede - ma dicendo anche all'Europa che «non è che volevamo rompere con essa, ma avevamo bisogno di una manovra che fosse dei cittadini e avesse come punto di partenza il soddisfare i loro bisogni».