Boldrini: Di Maio e Salvini da «leoni» a «pecorelle»
L'ex Presidente della Camera: «Pregano Junker di non avviare la procedura di infrazione contro l'Italia». Fratoianni (Leu): «Il 2,04% è un imbroglio»
ROMA - «Vi ricordate le parole dei leoni del 'me ne frego', che insultavano la Commissione europea e festeggiavano affacciati al balcone di Palazzo Chigi? Ecco, adesso le cose sono cambiate e sono diventati pecorelle, che pregano Junker di non avviare la procedura di infrazione contro l'Italia» Lo afferma in una nota l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini in riferimento alle dichiarazioni di fermezza da parte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sul rapporto deficit/pil al 2,4% . «Ci sarebbe da ridere - aggiunge - se non fosse che questa farsa, tra crolli in borsa e interessi sul debito, è costata miliardi di euro cittadini italiani».
Fratoianni (Leu): «Il 2,04% è un imbroglio»
«Quello di queste ore del governo è un fallimento, una marcia indietro imbarazzante nel rapporto con la Ue». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi e uguali, parlando con i cronisti a margine dei lavori della direzione nazionale di Si in corso a Roma. «Non hanno avuto il coraggio e si sono perfino inventati il giochino sul 2,04% per nascondere quello che è realmente successo: il reddito di cittadinanza evapora, la riforma della Fornero e la quota 100 rischia rischia di essere riservata a pochi e non si sa neanche per quanto tempo. Insomma un grande imbroglio - conclude Fratoianni - che colpisce le fasce più deboli e che non risolve nessuno dei problemi del Paese».