Salvini e la Tav: «Io tifo sì ma sono favorevole a un referendum»
Il Ministro dell'Interno: «Non si può andare avanti ancora a lungo senza decidere. I cantieri o si aprono o non si aprono»

MILANO - Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, apre all'ipotesi di una consultazione popolare sulla base della quale decidere il futuro della Tav Torino-Lione. «Aspettiamo il rapporto costi-benefici, ma visto che riguarda soprattutto torinesi e piemontesi e gran parte della penisola italiana se non si arrivasse a una decisione chiedere ai cittadini cosa ne pensano penso che possa essere una strada», ha detto a margine di un incontro a porte chiuse con i vertici delle associazioni territoriali lombarde di Confindustria. Alla domanda se ci sarà o meno un referendum ha ribadito «perché no».
L'IMPORTANTE È DECIDERE - «L'unica cosa che non può succedere - ha proseguito - è che si vada avanti ancora per settimane o per mesi a discutere» senza decidere. «I cantieri o si aprono o non si aprono, l'importante è avere dei sì o dei no. Io tifo sì. Se i tecnici ci dicessero no o forse si possono ascoltare i cittadini» ha ribadito Salvini.
DEFICIT-PIL - «Bado alla sostanza e non alla forma». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a chi gli ha chiesto se il governo fosse pronto a scendere sotto il 2,2% di rapporto deficit-Pil per evitare dall'Ue la procedura di infrazione.
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