Di Maio: "Inceneritori vintage". Salvini: "I rifiuti portano più salute e più economia"
Continua il botta e risposta a distanza tra i due vicepremier sulla questione degli inceneritori
ROMA - Al giorno d’oggi parlare ancora di inceneritori è «vintage» e, per fronteggiare la questione rifiuti occorre creare maggiore raccolta differenziata. A ribadirlo è il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che, a distanza, continua a manifestare posizioni diametralmente opposte da quelle espresse dal collega e omologo Matteo Salvini, nonché ministro dell’Interno. Da Pomigliano d’Arco, a margine della firma di un protocollo d’intesa con i ragazzi dell’istituto tecnico Barsanti, il leader del Movimento 5 Stelle, sollecitato dai giornalisti, si è detto però convinto che «alla fine tutte le diversità di vedute nel governo si superano». «Credo che ci siamo convinti tanto tempo fa – ha risposto a chi gli chiedeva se avesse fatto cambiare idea a Salvini sugli inceneritori – perché abbiamo fatto un contratto di governo oltre sei mesi fa su questo. Quando ci vediamo e ci mettiamo al tavolo alla fine si va sempre avanti».
Puntare sulla differenziata
Di Maio ha aggiunto che «oggi, però, parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica con il telefono a gettoni. Qualcuno può essere ancora affascinato dal vintage, ma sempre vintage rimane». «Per fare un inceneritore – ha sottolineato il ministro – non ci vuole un giorno ma anni e anni, negli anni facciamo la differenziata e guardiamo al futuro invece di guardare al passato». Riferendosi, poi, alla vicenda della Campania, Di Maio ha spiegato che «dobbiamo investire sulla differenziata perché si creano più posti di lavoro. Siamo a quota cinquanta per cento e vedrete che in pochi anni possiamo arrivare a percentuali in media Ue», ha concluso il vicepremier ricordando che «se produci meno immondizia paghi meno la Tari».
Salvini: rifiuti portano ricchezza
Di tutt'altro avviso Matteo Salvini, che da Milano, dove di termovalorizzatori ce ne sono già 13 attivi, e il M5s fa battaglia, dice: "Se gestiti bene e controllati bene», i rifiuti «portano più salute e più economia e, quindi, sicuramente la Lombardia non torna indietro. Anzi, l'obiettivo è che anche altre regioni vadano avanti. Non voglio un Paese che torna indietro». "I rifiuti ovunque nel mondo significano ricchezza, energia e acqua calda. A Copenaghen inaugureranno un inceneritore con una pista da sci e una parete per arrampicata, mentre altrove sono musei», ha aggiunto Salvini. Perché da noi no?
Una nota congiunta per placare le critiche
Il premier Giuseppe Conte dal canto suo cerca come sempre una sana mediazione. «Il governo lavora a una soluzione condivisa e senza polemiche. L’obiettivo è sempre la tutela della salute e del territorio» afferma in una nota congiunta scritta proprio i due vicepremier. «Il contratto di governo sul tema generale dei rifiuti esprime un chiaro indirizzo politico-amministrativo: dobbiamo lavorare per realizzare quanto prima una completa economia circolare e rendere ‘verde’ il nostro sistema economico – proseguono -. Questo significa lavorare a difendere la cultura del ‘riciclo’ e rendere i rifiuti ‘prodotti’, puntando alla capillare diffusione della raccolta differenziata». «Il governo si impegna al contempo – assicurano Conte, Di Maio e Salvini – a gestire le criticità che nel periodo di transizione dovessero manifestarsi, affidando al Ministro dell’ambiente le proposte e la prevenzione di queste criticità per una soluzione innovativa, concreta, realizzabile».