26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Manovra finanziaria

Salvini spiazza i giornalisti: «Se governassi da solo farei tante cose più velocemente». E sul presunto «condono Di Maio»...

Così Matteo Salvini a margine dellʼassemblea di Confitarma. Il vicepremier e ministro dell'Interno ha spiazzato i giornalisti

Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini Foto: Claudio Peri ANSA

ROMA - «Se governassi da solo potrei fare tante cose più velocemente». Così Matteo Salvini a margine dellʼassemblea di Confitarma. Il vicepremier e ministro dell'Interno ha spiazzato i giornalisti, soprattutto in un giorno complicato come questo in cui si attende l'approdo della manovra in Parlamento. Ma ha comunque spiegato che è «contento di governare con i Cinque Stelle». Taglia corto invece sulle polemiche del M5S con la sua stessa base, soprattutto legate al nodo Tap: «Sono concentrato sulle cose da fare».

Tav, Tap e...

Tra i nodi da sciogliere, il governo Conte deve fronteggiare anche la questione Tav, rispetto cui la Lega ha sempre avuto una posizione chiara e netta ma con alcuni paletti: «Io sono sempre e comunque favorevole alle infrastrutture ma c'è un impegno a rivalutare quanto costa e quanto vale, e quindi aspettiamo», chiarisce Salvini. «Quando firmo un accordo sono abituato a mantenerlo. Stiamo valutando costi e benefici». Sostanzialmente quanto espresso dal Consiglio comunale torinese qualche giorno fa: tutto fermo finché l'analisi non sarà terminata.

Ipotesi condono

Quanto ai richiami d Bruxelles sulla manovra, Salvini cerca di tranquillizzare ancora una volta gli italiani: «Non ci sarà nessuna tassa sui conti correnti, sui risparmi degli italiani, nessuna patrimoniale. Quella la lasciamo a Monti e Amato». E sul presunto «condono Di Maio», come l'hanno ribattezzato i dem durante la protesta in Aula ieri, il leader del Carroccio mette i puntini sulle i rispetto all'ipotesi, ventilata a dire il vero da pochi, di un asse che includa anche Forza Italia per un condono edilizio ad Ischia: «Il principio che vale per Ischia, per le Marche e per chiunque altro è che le prime case possono essere sanate e sostenute. La mia preoccupazione è che per Ischia si sani la qualunque. Io ho un interesse a portare a casa il dl Genova e non vorrei che ci fossero altri motivi che lo tengono in ostaggio» conclude.