Ritrovate ossa umane in un palazzo del Vaticano, potrebbero essere di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori
Il ritrovamento di alcune ossa in un edificio di proprietà del Vaticano potrebbe riaprire il caso Orlandi, ma le ossa potrebbero anche essere di due persone diverse
ROMA - Omicidio. Per questa ipotesi di reato la Procura di Roma procede in relazione al ritrovamento di alcune ossa in un edificio di proprietà del Vaticano. Secondo quanto si è appreso, a piazzale Clodio l’autorità giudiziaria ha disposto accertamenti per cercare di individuare a chi appartengano i resti. Chi indaga allo stato vuole accertare in via preliminare se possano essere compatibili o meno con quelle di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori, le due sedicenni scomparse nell’83. In una nota diffusa dal Vaticano si legge che «durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in Italia, sita in Roma, in Via Po 27, sono stati rinvenuti alcuni frammenti ossei umani».
Il ritrovamento
Erano in uno scantinato della Nunziatura vaticana a Roma, ossia la sede del rappresentante del Papa in Italia. Le ossa sarebbero state ritrovate il 29 ottobre a Villa Giorgina. La Procura di Roma sta procedendo ad accertamenti con ipotesi di reato per omicidio. E subito la mente vola a Emanuela Orlandi, la quindicenne figlia di un messo pontificio, che abitava con la famiglia in Vaticano e scomparve nel nulla un pomeriggio del giugno 1983. La sala stampa della Santa Sede ha confermato la notizia del ritrovamento. Il Corpo della Gendarmeria è prontamente intervenuto sul posto, informando i Superiori della Santa Sede che hanno immediatamente informato le Autorità italiane per le opportune indagini e la necessaria collaborazione nella vicenda.
La famiglia: «Qualsiasi cosa pur di sapere»
Allo stato attuale il Procuratore Capo di Roma, Dott. Giuseppe Pignatone, ha delegato la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile della Questura di Roma al fine di stabilirne l’età, il sesso e la datazione della morte. Al lavoro la polizia scientifica e la squadra mobile della Questura. Intanto il legale della famiglia Orlandi Annamaria Bernardini De Pace ha fatto sapere che depositeranno oggi stesso una istanza per potere essere informati: «Certo che ogni gesto, ogni situazione, ogni ritrovamento ci mette in giusto allarme. Qualsiasi cosa pur di sapere».
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