18 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Fondi Lega

Dove finiranno i soldi sequetrati dalle casse della Lega

Le motivazioni della sentenza con cui i giudici del Riesame hanno dato l'ok ai sequestri delle somme presenti e future dalle casse del Carroccio

Matteo Salvini
Matteo Salvini Foto: ANSA

GENOVA - Alla fine il Riesame ha deciso che le somme - «presenti e future» nella casse della Lega potranno essere sequestrate. La motivazione: «la Lega Nord ha direttamente percepito le somme qualificate in sentenza come profitto del reato, in quanto oggettivamente confluite sui conti correnti». Questo quanto si legge nelle motivazioni con cui i giudici del Riesame hanno dato l'ok ai sequestri delle somme presenti e future dalle casse del Carroccio. Quindi, secondo i giudici, «non può invocarsi l'estraneità del soggetto politico rispetto alla percezione delle somme confluite sui suoi conti e delle quali ha pertanto direttamente tratto un concreto e consistente vantaggio patrimoniale».

Dove finiranno i soldi
La Procura dovrà ora rivolgersi al Tribunale per ottenere il provvedimento che gli consentirà di procedere effettivamente al blocco. I soldi verranno poi congelati nel Fug, fondo unico della giustizia, in attesa che diventi definitiva la condanna nei confronti di Bossi e Belsito.

Le motivazioni del sequestro
Il sequestro dei fondi alla Lega è a tutela degli organi costituzionali dello Stato. Lo affermano i giudici del Tribunale del Riesame, che hanno dato il via libera al sequestro dei fondi alla Lega. «La prospettata illegittimità costituzionale della normativa in materia di confisca» si legge ancora nelle motivazioni «appare manifestamente infondata in quanto nella fattispecie la confisca obbligatoria è finalizzata al fine certamente legittimo e conforme ai principi dell'ordinamento giuridico interno e sovranazionale di assicurare allo Stato il profitto del reato ricercandolo ovunque e presso chiunque sia confluito, rammentandosi sul punto che le parti civili del presente procedimento sono gli stessi organi costituzionali dello Stato: Camera e Senato».