17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Crisi Partito Democratico

PD, un flop chiamato Festa dell'Unità: 30 partecipanti e pochi sorrisi

La prima giornata in corso Grosseto, a Torino, è andata praticamente deserta. Inutile l'invito a partecipare del segretario metropolitano Mimmo Carretta

TORINO - Poche persone e pochi sorrisi. Dibattiti deserti, senza pubblico, con al massimo trenta partecipanti. La Festa dell'Unità in corso Grosseto è un vero e proprio flop. Basta leggere queste poche righe del Corriere della Sera, a corredo di foto con sedie vuote e sguardi annoiati, per rendersi conto di come ormai il Pd sia totalmente scollegato da quella che una volta era la sua base. «I volti sono gli stessi dello scorso anno - il senatore Mauro Laus e il deputato Andrea Giorgis, i consiglieri comunali Enzo Lavolta, Maria Grazia Grippo, Elide Tisi - e simile è anche il numero dei partecipanti, poco più di una trentina, per i dibattiti nel primo giorno della Festa targata Pd a Torino. Disertato, per ora,l’invito su Facebook di alcuni giorni fa del segretario metropolitano Mimmo Carretta: 'Anche se vi siete sentiti traditi, partecipate'».

L'appello del Pd di Torino

Come detto, anche l'appello del Pd torinese è stato un flop. Evidentemente però il segretario metropolitano Mimmo Carretta aveva annusato l'aria, tanto che a poche ore dall'apertua degli stand, aveva lanciato questo appello su Facebook: «Domani (ieri, ndr) parte la nostra Festa e io mi rivolgo a te. A te che ci hai voltato le spalle, a te che ti sei sentito tradito. Lo so, a questo punto è anche inutile chiedere scusa per non essere stati bravi a trovare le soluzioni più efficaci, per non aver capito il tuo disagio, il tuo imbarazzo. Per non aver capito che stava cambiando tutto e che le tue paure, le tue incertezze avevano bisogno di ricette nuove. È tardi lo so, ma la cosa che non mi perdonerò mai è quella di averti lasciato solo. Ti abbiamo lasciato solo e tu da solo hai finito per crederci».

Le polemiche prima della festa

Ma già prima dell'inizio della Festa dell'Unità si era capito che l'aria era tutt'altro che positiva. Significativo lo sfogo di Antonio Boccuzzi, ex operaio Thyssen e per due mandati deputato del Pd: «Ho ricevuto il programma della festa del Pd e ho scoperto con grande amarezza che quest’anno sarà #senzadime» scrive in un post su Facebook l'ex parlamentare a proposito della festa dei dibattiti previsti per la festa iniziata ieri. «La mia ammirazione per i volontari, per coloro che si sono impegnati per l’organizzazione dei dibattiti, che hanno offerto il loro tempo per prestarlo alla realizzazione della location rimane invariata, non si sposta di un millimetro» precisa Boccuzzi ma, aggiunge, «mentirei se vi dicessi che questa esclusione non mi dispiaccia, evidentemente ci sono ragioni che mi sfuggono, ma tant’è ...».