«La Francia ne ha respinti 48mila»: Salvini contro l'ipocrisia di Macron
Il Ministro dell'Interno: «Da inizio 2017 ad oggi la Francia del 'bravo' Macron ha respinto più di 48mila immigrati, comprese donne e bambini»

ROMA - Sulla gestione dell’emergenza migranti «stiamo facendo un sacco di proposte all’Europa: per il momento stiamo raccogliendo una sequela infinita di no, da Macron e dagli altri, abbiamo quasi esaurito i bonus dei no a disposizione, poi faremo da soli. Non ci mancano le idee e la fantasia». A Venezia, a margine della firma del nuovo protocollo legalità per la Pedemontana Veneta con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è insofferente. In particolare sulla missione Sophia, ha detto Salvini, «abbiamo chiesto come estremo gesto di volontà quantomeno la condivisione dei porti di sbarco, perché noi ci facciamo carico di salvare decine di migliaia di vite umane», ma «se arriverà l’ennesimo no dovremo valutare l’opportunità di continuare a spendere soldi, per una missione che sulla carta è internazionale, ma che poi in sostanza tutti gli oneri sono a carico di 60 milioni di italiani».
«Italia non è più campo profughi d'Italia»
Salvini attacca anche il presidente francese Macron: «Più di 40mila respingimenti alle frontiere francesi con l’Italia dall’anno scorso, altro che solidarietà e accoglienza. Macron abbia il buon gusto di tacere e non dare lezioni agli italiani». Macron aveva replicato al premier ungherese Viktor Orban e a Salvini dicendo che «hanno ragione» a considerarlo il loro «principale oppositore» in Europa sul dossier dei migranti. «Al posto di dare lezioni agli altri» ha detto Salvini, «inviterei l'ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere. L'Italia non è più il campo profughi d'Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!». Da inizio 2017 ad oggi - prosegue il titolare del Viminale - la Francia del «bravo Macron» ha respinto più di 48mila immigrati alle frontiere con l'Italia, comprese donne e bambini. «Sarebbe questa l'Europa 'accogliente e solidale' di cui parlano Macron e i buonisti?», conclude Salvini.
Il sindaco di Rocca di Papa: «Salvini venga a mangiare le fettuccine coi porcini»
Intanto da Rocca di Papa, la cittadina ai Castelli Romani dove nel centro accoglienza «Un mondo migliore» sono arrivati 100 migranti della Diciotti. arriva un invito provocatorio da parte del sindaco Emanuele Crestini: «Invito Salvini a mangiare le fettuccine con i porcini e a parlare dei problemi del territorio: spero proprio che venga, anche se sono un semplice sindaco». Rocca di Papa «non è razzista nè è in corso una rivolta», ha continuato Crestini, ma quella di far arrivare i migranti della Diciotti è stata «una decisione che abbiamo subito, venuta dall'alto, dal ministro Salvini e della Chiesa. Come amministrazione ci siamo messi a disposizione e stiamo agendo con buon senso rendendoci disponibili sia al ministro che alla Chiesa».
«Io sto sul territorio - ha ricordato il sindaco - e devo garantire la sicurezza, e l'arrivo di profughi con la risonanza mediatica in tutto il mondo ha destato preoccupazioni» e «le decisioni del ministro ricadono sul territorio». Per questo l'invito al titolare del Viminale «a venire a vedere la nostra bella cittadina e ad assaggiare i prodotti del territorio, come le fettuccine coi porcini, visto che sè tempo di funghi. E a parlare dei problemi del territorio anche di quelli dell'integrazione».
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