Perché la barca di D'Alema è inglese? Mistero...
Il Baffetto visto in vacanza a La Maddalena su un'imbarcazione registrata in Gran Bretagna. Ed è giallo: si chiama come la figlia, ma per il portavoce «non è sua»
LA MADDALENA – Che Massimo D'Alema fosse un appassionato di barche a vela è fatto noto, fin da tempi non sospetti. E anche ora che in parlamento non ha trovato più posto, trombato alle ultime elezioni con appena il 4% dei voti raccolti nella sua Gallipoli, il Baffetto non disdegna certo le sue vacanze chic tra mari incontaminati e porti esclusivi. L'ultima sua meta è stata La Maddalena, dove l'ex premier ha prima ormeggiato, poi è sceso a fare un giro nel centro storico e un po' di spesa al supermercato con la moglie, senza negarsi nemmeno agli immancabili selfie con i turisti.
Imbarcazione straniera
A raccontare l'episodio è il quotidiano locale La Nuova Sardegna, che si sofferma in particolare sulle caratteristiche della barca di D'Alema, una Starkel 60 «lunga 18,31 metri e larga 4,86, è stata costruita nel 2003 nel cantiere Stella Polare di Fiumicino». Battente però non bandiera italiana, bensì inglese. E proprio qui nasce il giallo, perché gli implacabili utenti dei social network non hanno mancato di sottolineare che il sotterfugio di immatricolare le imbarcazioni fuori dall'Italia è spesso usato per evitare la burocrazia, ma soprattutto risparmiare sulle tasse. Forse anche il vecchio leader del centrosinistra ha deciso di adottare questo comodo trucchetto?
È sua o non è sua?
Gli uomini della fondazione politica da lui presieduta, la Italianieuropei, smentiscono seccamente ai microfoni del Giornale: «Non è sua la barca, è un charter che ha semplicemente affittato insieme ad altre tre coppie di amici, per fare qualche giorno di vacanza al mare». Ma quando la stessa domanda viene posta direttamente allo staff di D'Alema, la versione cambia radicalmente: «Quella barca è l'Ikarus, la barca a vela che D'Alema ha posseduto per anni. Poi l'ha venduta, e le hanno cambiato nome». Già, perché la barca in questione si chiama Giulia G, proprio come la figlia Giulia D'Alema, di professione marketing and events manager nella sede Tod's di New York. Cambia il nome, insomma, ma le caratteristiche della nave, in effetti, corrispondono perfettamente a quelle del vecchio Ikarus. Una ricostruzione confermata anche dalle pagine della rivista specializzata Il Giornale della Vela: «Questo Starkel 60 è nato dalla matita di Roberto Starkel. Divenne famoso al grande pubblico e finì in televisione e sulle copertine dei settimanali di gossip per aver progettato Ikarus, il 60 piedi del politico Massimo D'Alema. Sorpresa: è proprio la stessa barca, che ora si chiama Giulia G». Peccato che la Ikarus sia stata venduta nel 2012 da D'Alema, e poi ha cambiato nuovamente proprietà nel 2017 (per 345 mila euro) diventando così Giulia. E accasandosi proprio nella società di chartering registrata in Gran Bretagna, che poi per pura combinazione l'ha data in affitto all'ex proprietario Massimo D'Alema? Il mistero si infittisce...
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