19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Immigrazione

Salvini sposta 42 mln dall'accoglienza ai rimpatri. E apre ai corridoi umanitari sul modello di Sant'Egidio

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha annunciato di aver «trovato altre risorse per i rimpatri volontari dei migranti»

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini con il vicepresidente del Consiglio presidenziale della Libia, Ahmed Maitig
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini con il vicepresidente del Consiglio presidenziale della Libia, Ahmed Maitig Foto: Massimo Percossi ANSA

ROMA - Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha annunciato di aver «trovato altre risorse per i rimpatri volontari dei migranti». «Sono riuscito a recuperare 42 milioni di euro - ha annunciato nel corso di una conferenza stampa al Viminale al termine di un incontro con il vicepresidente del Consiglio presidenziale della Libia, Ahmed Maitig - destinandoli alla voce rimpatri. Il business di pochi - ha poi aggiunto - si sta trasformando in sicurezza per tutti e dimostra che c'è modo e modo di usare i fondi». Per il vicepremier e ministro dell'Interno non si può continuare così: «In questi anni il governo ha scialato troppo. Solo nell'ultimo anno questi permessi sono stati rilasciati al 30% degli immigrati, ma solo il 7% ha lo status di rifugiato». Il leader leghista ha poi confermato l'incontro con il collega tedesco Horst Seehofer in programma mercoledì 11 luglio: «Stiamo ancora lavorando sui contenuti, non posso anticipare altro. So solo che lo vedrò mercoledì sera prima del summit assieme al collega austriaco».

Corridoio sul modello Sant'Egidio
Salvini precisa anche che chi si vedrà riconosciuto lo status di rifugiato potrà venire in Europa con un aereo, senza rischiare la vita in mare, sfruttando i corridoi umanitari sul modello della Comunità di Sant'Egidio. «È vero, l'ultimo arrivo è di soli 140 profughi, ma spero che questi numeri aumentino nei prossimi mesi» ha dichiarato a margine della festa di Indipendenza degli Stati Uniti a Villa Taverna. Il leader della Lega ha difeso la direttiva del Viminale sul rilascio dei permessi di soggiorno per motivi umanitari: «Non so proprio perché i media continuano con questa storia del pugno di ferro sui diritti umani. Ho pubblicato tutti i dettagli della nuova direttiva sul sito del Viminale», ha detto. «Faremo tutto secondo le regole - ha continuato Salvini - le donne incinte e i bambini non possono essere espulsi per legge, c'è stata una sentenza della Corte di Cassazione e abbiamo intenzione di rispettarla».

Alla Libia altre 17 motovedette
E sulla Libia il vicepremier ha annunciato che l'Italia è pronta a dare a Tripoli altre 17 motovedette oltre alle 12 già consegnate al paese nordafricano. Al termine dell'incontro con Maitig, Salvini ha parlato anche dell'impegno che il governo italiano vuole mantenere per sorvegliare i confini a sud della Libia, nell'area del Sahel. Ma per il contrasto in mare, il nostro governo ha ormai in fase avanzata l'approntamento dei mezzi navali anche se, non si è nascosto Salvini, i tempi di consegna restano ancora non stabiliti «visto lo sforzo non irrilevante da approntare per quando riaguarda gli uomini e l'addestramento». Infine, una battuta al vetriolo sull'incontro  tra i rappresentanti della Ong Open Arms e Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera: «Chi si somiglia si piglia. Hanno incontrato le persone giuste». Così Matteo Salvini, arrivando a Villa Taverna, ha commentato l'incontro Quanto alle presunte illegalità da parte della guardia costiera libica, denunciate dalla Ong, il ministro dell'Interno ha commentato: «Auguri».