29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Immigrazione

Minniti snobba i complimenti di Salvini: «Noi eravamo in emergenza, Aquarius un azzardo politico e umanitario»

Matteo Salvini ha definito "discreto" il lavoro del suo predecessore. E lui risponde così

L'ex ministro dell'Interno Marco Minniti
L'ex ministro dell'Interno Marco Minniti Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - C'è stata un'azione di blocco per una sola nave, "un azzardo politico ed umanitario». Ed era una sola nave perché i flussi nel nostro Paese sono diminuiti dell'80% e quelli dalla Libia dell'85%. Così Marco Minniti, ex ministro dell'Interno, ha risposto alle domande di Serena Bortone ad Agorà su Raitre commentando l'operato del ministro Salvini nei confronti della nave Aquarius. Il problema non è battere i pugni sul tavolo - ha aggiunto Minniti - il problema è risolvere i problemi, sinceramente l'idea che basti battere i pugni sul tavolo per risolvere i problemi non mi appare convincente. Minniti si riferisce all'"escalation di parole" cui ha assistito in questi giorni, dice. "Come si fa a definire quel viaggio drammatico che i migranti stanno facendo verso Valencia su nave Aquarius con onde alte 4 metri, una crociera?" si chiede. Come si fa a dire "la pacchia è finita?", "l'immigrazione è un business": non è solo un problema di galateo verbale, è un problema di concezione".

"Nessuna emergenza"
Minniti ha poi ricordato i numeri dell'anno scorso quando in pochi giorni sbarcarono migliaia di migranti. "Nel giugno dello scorso anno sono arrivate contemporaneamente non due navi o una ma 26 navi, 13500 persone. Lì noi abbiamo detto come governo italiano che quella situazione non doveva più ripetersi, e abbiamo detto che di fronte a un'emergenza drammatica se l'Europa non avesse assunto le sue responsabilità noi eravamo pronti a assumerci le nostre, tuttavia il punto cruciale è questo: domenica non c'era un'emergenza", ha concluso.

"Non come noi lo scorso anno"
Secondo l'ex ministro non c'è stata una situazione drammatica soltanto perché il governo di Sanchez ha affrontato il tema e l'ha risolto: "Se non avessimo avuto il sostegno della Spagna, la situazione si sarebbe rovesciata nel suo opposto. E allora l'idea di una mossa cinica non sarebbe stata una parola inappropriata", ha sottolineato. Non risparmia nemmeno il "buonismo" di Macron, Minniti: "In Europa non c'è nessuno che possa scagliare la prima pietra. L'unico Paese che poteva scagliarla fino a domenica scorso era l'ItaIia». E sul ruolo dell'Europa aggiunge: "E' del tutto evidente che l'Italia è stata lasciata sola e tuttavia, se io l'anno scorso, quando eravamo sì in una drammatica emergenza, mi fossi limitato soltanto a dire 'l'Europa ci ha lasciato soli' noi staremmo ancora oggi a parlare di emergenza. E invece l'emergenza è stata superata perché l'Italia ha dimostrato di saper governare i grandi flussi migratori nel Mediterraneo centrale".

I complimenti di Salvini? "Non mi hanno emozionato"
E riguardo a Salvini che in quache modo si era complimentato per il suo operato definendolo "discreto", Minniti replica così: "Naturalmente se ti riconoscono che hai fatto un lavoro discreto va bene, posso tuttavia aggiungere che tutto questo non mi ha emozionato".