2 dicembre 2023
Aggiornato 15:00
Parlamento

M5S, Grillo-Toninelli: Parlamento non più simbolo della casta, al via lotta agli sprechi

Mercoledì e giovedì si terranno importanti votazioni sugli uffici di presidenza

Giulia Grillo e Danilo Toninelli.
Giulia Grillo e Danilo Toninelli. Foto: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI ANSA

ROMA - «Mercoledì si voteranno i componenti dell'Ufficio di Presidenza al Senato e giovedì quelli della Camera. Saranno votazioni importanti perché è negli Uffici di Presidenza che si possono eliminare i vitalizi e gli sprechi, che come ha detto Roberto Fico saranno uno dei principali obbiettivi del suo mandato da Presidente della Camera». Lo ricordano Giulia Grillo e Danilo Toninelli, sul blog delle stelle, parlando dei prossimi adempimenti parlamentari.«Il MoVimento 5 Stelle e soprattutto i suoi componenti nell'Ufficio di Presidenza gli daranno tutto il supporto necessario per garantire questo risultato e altrettanto faremo al Senato. Ci auguriamo anche che tutte le forze politiche, nessuna esclusa, diano indicazione di darci supporto in questa battaglia tanto attesa dagli italiani», concludono i capigruppo M5S.

Non più il simbolo della casta
Il Parlamento non sarà più il simbolo della casta, «ma la casa di tutti i cittadini" promettono i due capigruppo siul blog. "L'elezione di Roberto Fico a presidente della Camera è stato un momento emozionante che rimarrà impresso nella memoria di tutti noi. I nostri gruppi parlamentari hanno dimostrato una grandissima maturità e una completa affidabilità - sottolineano i capigruppo pentastellati -. Gli accordi presi in massima trasparenza davanti a tutti i cittadini, aggiornandovi continuamente, sono stati mantenuti sia alla Camera sia al Senato, nella logica di individuare figure di garanzia per i due rami del Parlamento».

Centrodestra? Poco compatto
Quanto al centrodestra, i due pentastellati mettono in dubbio la sua compattezza: «Roberto ha ottenuto 422 voti, pari a oltre i due terzi dei componenti dell'Aula. Sono mancati tuttavia circa una sessantina di voti rispetto ai numeri che ci sarebbero stati se tutte le forze del centrodestra avessero rispettato i patti come hanno fatto la Lega e Fratelli d'Italia. Questo a ulteriore dimostrazione del fatto che la coalizione del centrodestra non è per nulla compatta, contrariamente a quanto afferma oggi Berlusconi»