19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Euro

Renzi: su euro M5s a targhe alterne. Lezzi: gli servono i disegnini?

Continuo rimpallo tra Renzi e M5s sulla questione euro. Ironica la presa di posizione del leader dem, idem la replica del M5s

Il segretario del Pd Matteo Renzi
Il segretario del Pd Matteo Renzi Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Continuo rimpallo tra Renzi e M5s sulla questione euro. "Di Maio nei giorni pari è per stare dentro l'Europa e con l'euro, nei giorni dispari è per uscire dall'euro. Dipende da quando lo prendi, oggi non so se è giorno pari o dispari" chiosa il segretario dem. "Comunque se il Movimento cinque stelle ha deciso che bisogna restare nell'euro è un passo in avanti, vediamo se regge e quanto regge». La butta sull'ironia Matteo Renzi intervistato a 'Circo Massimo' su Radio Capital, tornando a battere sulla questione uscita sì o no dall'euro nel caso in cui il Movimento 5 stelle andasse al Governo.

Lezzi: Renzi fa tonto o lo è davvero?
Immediata la replica del M5s per voce della senatrice Barbara Lezzi: "Matteo Renzi fa il finto tonto o lo è per davvero? Solo nell'ultimo mese Luigi Di Maio ha ripetuto decine di volte la posizione del M5S sull'euro. Non è difficile, la capirebbe anche un bambino di 5 anni». E con tono altrettanto sarcastico: "La ripeto al segretario del Pd così che possa rifletterci per bene: quando saremo al governo andremo in Europa a porre la questione del Fiscal Compact. È un trattato che richiede all'Italia 50 miliardi di euro di tagli ogni anno, cioè la distruzione del nostro sistema di welfare». Il Fiscal Compact va superato, dice il M5s, e "riteniamo che il peso negoziale dell'Italia sia molto forte, anche per le difficoltà politiche che stanno attraversando i partiti tradizionali in Francia e in Germania".

Italia prospera dentro euro
Questo peso negoziale va sfruttato fino in fondo, dunque, per mettere l'Italia nelle condizioni di "prosperare" dentro l'euro. "È il momento giusto e abbiamo tutte le intenzioni di metterlo a frutto. Spero, a questo punto, che a Renzi non servano anche i disegnini" conclude Lezzi.