23 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Eventi

Genova, gli appuntamenti da non perdere martedì 3 ottobre

Cinema da tutta Europa, musica ed eventi speciali. Un'inizio settimana in tranquillità quello genovese ma in cui non mancheranno piacevoli sorprese. Ecco cosa vi attende.

Genova, gli appuntamenti di martedì 3 ottobre
Genova, gli appuntamenti di martedì 3 ottobre Foto: Shutterstock

GENOVA – Una serata in cui godersi il relax di inizio settimana senza rinunciare ad arricchire la mente. Ecco i nostri consigli per godersela al meglio.

Cinema da tutta Europa
Fino a domenica 8 ottobre prende il via l'ottava edizione del Festival Nuovo Cinema Europa, evento internazionale che porta annualmente a Genova i nuovi protagonisti della scena cinematografica europea, sostenuto dal Comune di Genova, diretto da Angela Ferrari e curato dall'associazione culturale Profondità di Campo. Per un'intera settimana si susseguono proiezioni, dibattiti, laboratori, mostre ed eventi, in un vero e proprio percorso di appuntamenti al Cinema Altrove (Piazza Cambiaso, 1) e in diverse sedi della città, che coinvolgerà adulti e per la prima volta anche bambini in un programma in cui si fondono cinema, arte, musica e teatro. In programma 7 giornate dedicate al cinema europeo, con 16 proiezioni (12 lungometraggi e 5 corti) e un totale di 10 paesi europei rappresentati: Francia, Spagna, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Lettonia, Belgio e Paesi Bassi, a cui si aggiunge quest'anno anche l'Italia. Modalità di accesso al festival: Teatro Altrove | ingresso alle proiezioni con tessera associativa di Profondità di Campo (5€) valida per tutto il Festival, disponibile in loco – Workshop con i De Serio 15€ – Aperitivo a buffet 8€, Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti | evento inaugurale a ingresso libero, Guidi&Schoen | ingresso libero alla mostra, Loggia della Mercanzia – Cinepassioni |  ingresso ridotto alla mostra (3€) presentando la tessera. Ingresso libero ai laboratori per bambini – Ingresso speciale per la mostra con visita guidata. Teatro Stabile | Ingresso ridotto al ciclo di eventi «L'invenzione dell'Europa» (5€) presentando la tessera. www.fnce.it.

Musica classica
Da domenica 1 ottobre Palazzo Ducale sarà la sede del nuovo ciclo di concerti della stagione Gog 2017/2018, «Suono, Spazio, Inclusione». Il progetto proporrà a diversi pubblici, informati e coinvolti, un’ipotesi di alfabetizzazione della musica con una brillante intuizione del grande compositore John Cage, riassunta in una sua celebre affermazione: «Mi ricordo di aver amato il suono prima di aver preso una sola lezione di musica». Il suono diventa, quindi, l’elemento da porre al centro dell’ascolto della musica, arte del suono. Le composizioni proposte nei programmi degli incontri a Palazzo Ducale saranno accompagnate da presentazioni attinenti il periodo storico e i legami culturali col tempo dell’opera. Ad accompagnare in questo «concerto dialogante» il pubblico provvederanno gli esecutori e un musicista o un musicologo accompagnati dal direttore artistico della Gog, Pietro Borgonovo. Il progetto si caratterizzerà per la presenza di uno speciale supporto video: su uno schermo sarà visibile la partitura ingrandita della composizione in ascolto. Verranno date semplici indicazioni sulla lettura del segno musicale, dapprima attraverso l’osservazione delle linee melodiche e della loro curvatura, così da intuire il movimento delle altezze dei suoni e i loro cambiamenti verso l’acuto o il grave, in seguito illustrando progressivamente il significato delle distanze delle note e lo scorrere del tempo, infine fornendo nozioni sulla metrica e la dinamica scritta. GOG Giovine Orchestra Genovese in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Martedì 3 ottobre, oalle 18, il Quartetto MIRUS: Federica Vignoni violino, Massimiliano Canneto violino, Riccardo Savinelli viola, Luca Bacelli violoncello.

Cinema d'autore
Cinema Corallo Via Innocenzo IV. Ferrante Fever» di Giacomo Durzi, il viaggio di uno straordinario successo che parte dai vicoli di Napoli e arriva in America. L'opera di Elena Ferrante, i luoghi, i protagonisti dei suoi romanzi attraverso lo sguardo di grandi personaggi e testimoni d’eccezione. Di Elena Ferrante non si sa praticamente nulla, al di fuori della sua dichiarata origine napoletana e dei pochissimi elementi biografici che ha rivelato in «La frantumaglia» (Edizioni E/O, 2003), una specie di Zibaldone che raccoglie tutti i pezzi, le lettere, i pensieri che hanno accompagnato il lavoro della scrittrice a partire dal 1992. Ma oggi, in un mondo dove l’apparire e tutto, questo negarsi e diventato uno scandalo. Il successo internazionale ha alimentato un’ondata di polemiche, proteste e illazioni sulla sua identità o sulla candidatura al Premio Strega nel 2015 con storia della bambina perduta, ultimo romanzo del ciclo l’amica geniale, che ha visti contrapposti Roberto Saviano e Nicola Lagioia, poi vincitore. Chi è Elena Ferrante? Solo un nome dietro il quale si celerebbe un altro scrittore? Che siano Salinger o Pynchon, i Daft Punk, Banksy o Ferrante, come dimostra anche uno dei più divertenti dialoghi di The Young Pope (la serie di Paolo Sorrentino) chi sottrae il proprio volto alla ribalta mediatica attira ancora di più la bramosia dei cultori. Ma è nei suoi libri che la Ferrante va cercata. Dove altro senno? «I libri non hanno alcun bisogno degli autori, una volta che sono stati scritti», sostiene, idea esplicitata dalle copertine dei suoi romanzi che raffigurano donne senza volto (senza testa) o di spalle. Libri in cui, in apparente contraddizione, l’autrice sembra voler raccontare molto della propria vita privata. «Ferrante Fever» si confronta con l’opera di Elena Ferrante, ricercandone l’identità tra le sue righe.